Un’altra potente CME verso la Terra questo weekend: forte tempesta geomagnetica e aurore in Europa e USA

Tre espulsioni di massa coronale (CME) raggiungeranno la Terra questo weekend: insieme potrebbero dare vita ad una tempesta geomagnetica G3
MeteoWeb

Una serie di 3 espulsioni di massa coronale (CME) si sta dirigendo verso la Terra. Le prime due, lanciate da brillamenti solari classe M il 7 agosto, sono relativamente minori. La terza, lanciata dal flare X di ieri (maggiori dettagli di seguito), è più potente. “Colpendo la Terra in successione il 9/10, 11 e 12 agosto, le 3 CME potrebbero innescare tempeste geomagnetiche forti fino classe G3 con aurore a latitudine media negli Stati Uniti e in Europa,” riporta il sito specializzato SpaceWeather.com.

***AGGIORNAMENTO***

Le CME, il brillamento classe X e la tempesta geomagnetica in arrivo

La macchia solare AR3777 ha prodotto il suo brillamento più potente finora, un’esplosione classe X1.3 (8 agosto, 21:35 ora italiana). Il Solar Dynamics Observatory della NASA ha registrato il lampo ultravioletto.

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Le radiazioni del flare hanno ionizzato la parte superiore dell’atmosfera terrestre e causato un blackout radio a onde corte dal Nord America alle isole Hawaii. I marittimi e gli operatori radioamatoriali potrebbero aver notato una perdita di segnale al di sotto dei 30 MHz per un’ora dopo il flare,” riporta SpaceWeather.com. Di maggiore interesse è l’espulsione di massa coronale (CME). Subito dopo il brillamento, i coronografi SOHO hanno rilevato una nube di plasma solare diretta verso la Terra.

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Questa CME si sta muovendo a una velocità superiore a 1.000 km/s e probabilmente arriverà l’11 agosto, aggiungendo il suo effetto a quello di 2 precedenti CME già in viaggio“. La NOAA prevede l’arrivo “all’inizio del 12 agosto“. L’impatto potrebbe spingere i livelli di tempesta geomagnetica alla categoria G3 (forte) con aurore a latitudine media negli Stati Uniti e in Europa.

Cos’è un brillamento

Un brillamento solare è un’esplosione di energia sulla superficie del Sole che avviene quando linee di campo magnetico, vicine a macchie solari, si rompono e si ricollegano. Questa riconnessione magnetica libera una quantità enorme di energia sotto forma di radiazione elettromagnetica che copre uno spettro ampio, dalle onde radio ai raggi gamma. I brillamenti solari possono durare da pochi minuti a diverse ore e sono classificati in base alla loro intensità in classi A, B, C, M e X, con la classe X che rappresenta i brillamenti più potenti. Questi eventi non solo aumentano la luminosità del Sole, ma possono anche accelerare particelle ad alta energia, influenzando lo spazio interplanetario e potenzialmente l’ambiente spaziale vicino alla Terra.

Cos’è un blackout radio a onde corte

Un blackout radio a onde corte sulla Terra, causato da un brillamento solare, è un’interruzione delle comunicazioni radio che si verifica quando un brillamento emette una quantità significativa di radiazione elettromagnetica. Questa radiazione ionizza gli strati superiori dell’atmosfera terrestre, in particolare la ionosfera, aumentando la densità degli elettroni. La ionosfera, normalmente riflette e propaga le onde radio a onde corte, diventa così troppo densa e assorbente, impedendo la riflessione delle onde radio e causando un’interruzione delle comunicazioni. Questi blackout possono durare da pochi minuti a diverse ore, a seconda dell’intensità del brillamento e della sua durata. Gli effetti sono particolarmente tangibili nelle regioni illuminate dal Sole al momento del brillamento.

Cos’è un’espulsione di massa coronale (CME)

Un’espulsione di massa coronale (CME) è una massiccia eruzione di plasma e campi magnetici dalla corona solare, la parte più esterna dell’atmosfera del Sole. Le CME sono causate dall’instabilità e dalla riconnessione delle linee del campo magnetico solare, che liberano grandi quantità di energia. Quando una CME avviene, enormi bolle di gas magnetizzato vengono espulse nello Spazio a velocità che possono raggiungere i milioni di chilometri all’ora.

Le CME possono avere un impatto significativo quando colpiscono la Terra. Possono causare tempeste geomagnetiche, che a loro volta possono interferire con i sistemi di comunicazione e navigazione, danneggiare satelliti e influenzare le reti elettriche. Le particelle cariche provenienti dalle CME possono anche aumentare l’intensità delle aurore boreali e australi.

Cos’è una tempesta geomagnetica

Una tempesta geomagnetica è un’alterazione temporanea del campo magnetico terrestre causata dall’interazione tra il vento solare e il campo magnetico terrestre. Quando le particelle ad alta energia del vento solare colpiscono la magnetosfera terrestre, inducono correnti elettriche nelle regioni polari, creando spettacolari aurore e distorsioni del campo magnetico. Le tempeste geomagnetiche possono derivare da espulsioni di massa coronale (CME) o da forti flussi di vento solare. Possono causare disturbi nelle reti elettriche, nei sistemi di navigazione satellitare, nelle telecomunicazioni e nei servizi di navigazione aerea e marittima.

Cosa sono le aurore boreali

Le aurore boreali sono spettacolari fenomeni luminosi che si verificano principalmente nelle regioni polari, visibili soprattutto vicino ai Poli Nord e Sud. Queste aurore sono causate dall’interazione delle particelle cariche provenienti dal vento solare con la magnetosfera terrestre. Quando il vento solare, costituito principalmente da elettroni e protoni, colpisce la magnetosfera terrestre, parte di queste particelle viene incanalata lungo le linee del campo magnetico verso i poli. Qui, queste particelle cariche interagiscono con gli atomi di gas nell’alta atmosfera, tipicamente ossigeno e azoto, eccitandoli. Quando gli atomi eccitati ritornano al loro stato normale, rilasciano energia sotto forma di luce, creando le splendide aurore colorate.

Le aurore boreali possono assumere diverse tonalità di verde, viola e rosso, a seconda dell’altitudine a cui avviene l’interazione e del tipo di atomi coinvolto. Questi spettacoli luminosi possono essere visti in particolare durante le notti polari, quando il cielo è buio e le condizioni atmosferiche sono favorevoli. Studiare le aurore boreali ci aiuta a comprendere meglio l’interazione tra il vento solare e il campo magnetico terrestre, così come i processi fisici nell’atmosfera superiore della Terra.

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