Il capo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha chiesto un aumento della produzione di vaccini contro il colera, le cui quantità sono largamente insufficienti a soddisfare le richieste dei Paesi. “La risposta (sanitaria) continua a risentire di una carenza critica di vaccini“, ha scritto il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus sul social network X. “La domanda continua a superare l’offerta, con 105 milioni di dosi richieste da 18 Paesi dal gennaio 2023“, mentre ‘nello stesso periodo sono state prodotte 55 milioni di dosi’, ha spiegato.
L’OMS chiede ulteriori investimenti per aumentare la produzione di vaccini e chiede a tutti i Paesi di investire in acqua e strutture igienico-sanitarie, oltre che nella preparazione alle emergenze, per evitare nuovi focolai epidemiologici, ha sostenuto Tedros. Dato il numero di focolai e la loro diffusione geografica, nonchè la carenza di vaccini e altre risorse, l’OMS continua a valutare il rischio globale come “molto alto“, secondo il bollettino epidemiologico mensile sul colera pubblicato oggi dall’organizzazione.
Secondo l’OMS, dal 1 gennaio al 28 luglio 2024 sono stati segnalati 307.433 casi di colera e 2.326 decessi in 26 Paesi. La regione del Mediterraneo orientale ha registrato le cifre più alte, seguita dalla regione africana, dal Sud-est asiatico, dalle Americhe e dalla regione europea. Non sono state segnalate epidemie nella regione del Pacifico occidentale durante questo periodo.
Il colera è un’infezione diarroica acuta causata dall’ingestione di cibo o acqua contaminati dal bacillo Vibrio cholerae. La trasmissione avviene per via oro-fecale, direttamente attraverso l’ingestione di batteri dalle feci di individui contaminati o, più spesso, indirettamente attraverso l’ingestione di acqua o cibo contaminati. La malattia provoca diarrea e grave disidratazione, che possono portare alla morte in poche ore.