L’ESA prepara una manovra storica: primo sorvolo Terra-Luna e doppio assist gravitazionale per JUICE

Il cuore della missione JUICE è lo studio delle lune ghiacciate di Giove, in particolare Europa, Ganimede e Callisto
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Questo mese l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) si appresta a tentare una manovra spaziale senza precedenti che potrebbe segnare una svolta nelle esplorazioni spaziali. La missione JUICE (JUpiter ICy moons Explorer), destinata a studiare i ghiacciati satelliti di Giove, effettuerà il primo sorvolo combinato Terra-Luna, sfruttando un doppio assist gravitazionale che le permetterà di risparmiare una notevole quantità di propellente, fondamentale per le fasi successive della missione.

Precisione millimetrica

Questa audace manovra, concepita oltre 15 anni fa, richiede una precisione estrema. L’obiettivo è sfruttare l’attrazione gravitazionale prima della Luna e poi della Terra per modificare la velocità e la traiettoria di JUICE, diretta verso Venere. La manovra avrà luogo tra il 19 e il 20 agosto, iniziando con un sorvolo della Luna alle 21:16 UTC del 19 agosto. Successivamente, circa 25 ore dopo, la sonda si avvicinerà alla Terra, che la rallenterà ulteriormente per indirizzarla verso la sua prossima destinazione.

juice flyby esa
Credit ESA
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Credit ESA

Ignacio Tanco, responsabile delle operazioni della sonda, ha spiegato la complessità dell’operazione con una metafora eloquente: “È come attraversare un corridoio molto stretto, molto velocemente: spingendo l’acceleratore al massimo quando il margine ai lati della strada è solo di pochi millimetri“.

Un paradosso della meccanica celeste

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la manovra prevede un rallentamento della sonda, non un’accelerazione. Ciò perché nella meccanica celeste, rallentare in un punto specifico può consentire di sfruttare l’energia gravitazionale dei corpi celesti in modo più efficiente, risparmiando propellente prezioso per le fasi successive della missione.

Il doppio assist gravitazionale Terra-Luna non solo rappresenta un notevole risparmio di risorse, ma apre anche nuove possibilità per la missione. Infatti, grazie al carburante risparmiato, JUICE potrà avvicinarsi fino a 200 km dalla superficie di Ganimede, il più grande satellite naturale del Sistema Solare, permettendo osservazioni estremamente precise.

JUICE, una missione di esplorazione senza precedenti

Il cuore della missione JUICE è lo studio delle lune ghiacciate di Giove, in particolare Europa, Ganimede e Callisto, alla ricerca di ambienti potenzialmente abitabili sotto la loro superficie ghiacciata. Dr. Olivier Witasse, scienziato planetario dell’ESA, ha sottolineato l’importanza della missione: “È una missione molto importante perché vogliamo scoprire se ci sono luoghi abitabili all’interno delle lune ghiacciate, come Europa, Ganimede o Callisto“.

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Credit ESA

La manovra di assist gravitazionale sarà anche un’occasione per testare gli strumenti a bordo della sonda, utilizzando la Luna e la Terra come banchi di prova naturali. Nicolas Altobelli, scienziato dell’ESA, ha evidenziato l’importanza di questi test: “Questo non potrebbe essere fatto in laboratorio. Sarà un eccellente test per verificare le prestazioni del radar nel contesto dell’intero veicolo spaziale in funzione“.

Tra gli strumenti a bordo, c’è un accelerometro di alta precisione che verrà utilizzato durante il sorvolo per raccogliere dati cruciali sulla gravità lunare. Anche se non verranno effettuate misurazioni complete del campo gravitazionale come avverrà nel sistema di Giove, queste informazioni forniranno comunque un prezioso contributo alla missione.

Missione JUICE, un viaggio spaziale epico

Se la manovra avrà successo, JUICE proseguirà il suo viaggio verso Venere, che sorvolerà nell’agosto 2025, prima di tornare nuovamente vicino alla Terra nel settembre del 2026 e poi nel gennaio del 2029. Questi ulteriori passaggi forniranno la spinta finale necessaria per raggiungere Giove nel luglio del 2031, dove la sonda condurrà studi dettagliati per 3 anni, culminando nell’orbita attorno a Ganimede.

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Credit ESA

L’esito di questa manovra innovativa determinerà il successo di una delle missioni più ambiziose dell’ESA, aprendo nuove prospettive per l’esplorazione del nostro Sistema Solare.

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