Il futuro del trasporto spaziale: Space Rider e i test in Sardegna

Space Rider è la soluzione europea per il trasporto spaziale integrato a costi contenuti
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Dallo scorso Aprile, presso il Poligono di Prova e Addestramento della Difesa (PISQ) di Salto di Quirra, in Sardegna, il team di Space Rider di Thales Alenia Space è impegnato in un’importante campagna di drop-test per qualificare il dispiegamento dei paracadute del veicolo spaziale. Space Rider è il primo sistema di trasporto spaziale riutilizzabile dell’Agenzia Spaziale Europea che servirà come laboratorio robotico senza equipaggio, consentendo la dimostrazione di tecnologie e beneficiando della ricerca in microgravità in campo farmaceutico, biomedico, biologico e fisico.

Nelle ultime settimane i test di caduta hanno previsto l’utilizzo di un modello di prova di Space Rider con una distribuzione del peso simile a quella del modulo di rientro reale da 3000 kg. Per testare le future capacità del veicolo, sfruttando le indiscusse capacità dell’Aviazione dell’Esercito (AVES), il modello di prova viene sganciato da un elicottero CH47 a un’altezza di 3,5 km, dove vengono dispiegati degli scivoli per rallentare il modello a una velocità di sicurezza di 12 km/h, consentendo l’estrazione dei paracadute che permettono di dirigere il veicolo spaziale verso una pista di atterraggio.

Durante questi test, i team hanno provato e qualificato i paracadute, i parafanghi e gli argani di controllo che guidano automaticamente la navicella verso un morbido atterraggio sulla Terra. I parapendii utilizzati sono 10 volte più grandi di quelli usati dagli esseri umani, misurano 27 metri di lunghezza e 10 di larghezza, e sono controllati da terra per testarne l’aerodinamica.

Le attività si svolgono in Italia grazie alla virtuosa sinergia tra l’industria e la Difesa italiana, che ha messo a disposizione i propri asset e il Poligono di Salto di Quirra per sostenere lo sforzo nazionale di potenziamento delle capacità spaziali e la collaborazione internazionale nel settore.

I test proseguiranno ininterrottamente fino a questo inverno, al termine del quale qualificheranno l’intera missione del veicolo spaziale, dal volo al ritorno a Terra e all’atterraggio.

Space Rider è la soluzione europea per il trasporto spaziale integrato a costi contenuti. Completamente automatizzato e riutilizzabile, il veicolo spaziale favorirà missioni end-to-end senza equipaggio oltre che un accesso e ritorno di routine dall’orbita terrestre bassa. Verrà impiegato per trasportare una varietà di payload a diverse altezze e inclinazioni nell’orbita bassa terrestre.

Progettato come piattaforma orbitale a volo libero, Space Rider è in grado di rimanere in orbita per due mesi, per poi rientrare in modo sicuro nell’atmosfera e atterrare sulla superficie terrestre con una precisone di 150 metri. Può essere recuperato unitamente al suo payload, rinnovato e riutilizzato fino a sei missioni.

Thales Alenia Space, alla guida di un consorzio di imprese, università e centri di ricerca europei, è responsabile per lo sviluppo del modulo di rientro (RM), parte essenziale del veicolo che raccoglie l’eredità di IXV, navetta spaziale sperimentale realizzata in Italia e testata nel 2015. AVIO è responsabile dello sviluppo del sistema propulsivo e del modulo di servizio espandibile.

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