Come previsto, sulla Terra è in corso una tempesta geomagnetica classe G3, oggi 12 agosto, mentre il pianeta si muove sulla scia di un’espulsione di massa coronale (CME) che ci ha raggiunti nelle scorse ore. È quanto riporta lo Space Weather Prediction Center della NOAA. Si tratta di un evento atteso e previsto, a causa di 3 CME emesse dal Sole in direzione della Terra nei giorni scorsi. Le prime 2 sono state lanciate da brillamenti solari classe M, la terza è stata lanciata da un flare X (maggiori dettagli di seguito), più potente.
Le CME, il brillamento classe X e la tempesta geomagnetica
La macchia solare AR3777 ha prodotto un potente brillamento, un’esplosione classe X1.3 (8 agosto 21:35 ora italiana). Il Solar Dynamics Observatory della NASA ha registrato il lampo ultravioletto.
Subito dopo il brillamento, i coronografi SOHO hanno rilevato una nube di plasma solare diretta verso la Terra.
“Questa CME si sta muovendo a una velocità superiore a 1.000 km/s” , “aggiungendo il suo effetto a quello di 2 precedenti CME già in viaggio,” aveva riportato in precedenza il sito specializzato SpaceWeather.com. La NOAA aveva previsto l’arrivo “all’inizio del 12 agosto“.
Cos’è un brillamento
Un brillamento solare è un’esplosione di energia sulla superficie del Sole che avviene quando linee di campo magnetico, vicine a macchie solari, si rompono e si ricollegano. Questa riconnessione magnetica libera una quantità enorme di energia sotto forma di radiazione elettromagnetica che copre uno spettro ampio, dalle onde radio ai raggi gamma. I brillamenti solari possono durare da pochi minuti a diverse ore e sono classificati in base alla loro intensità in classi A, B, C, M e X, con la classe X che rappresenta i brillamenti più potenti. Questi eventi non solo aumentano la luminosità del Sole, ma possono anche accelerare particelle ad alta energia, influenzando lo spazio interplanetario e potenzialmente l’ambiente spaziale vicino alla Terra.
Cos’è un’espulsione di massa coronale (CME)
Un’espulsione di massa coronale (CME) è una massiccia eruzione di plasma e campi magnetici dalla corona solare, la parte più esterna dell’atmosfera del Sole. Le CME sono causate dall’instabilità e dalla riconnessione delle linee del campo magnetico solare, che liberano grandi quantità di energia. Quando una CME avviene, enormi bolle di gas magnetizzato vengono espulse nello Spazio a velocità che possono raggiungere i milioni di chilometri all’ora.
Le CME possono avere un impatto significativo quando colpiscono la Terra. Possono causare tempeste geomagnetiche, che a loro volta possono interferire con i sistemi di comunicazione e navigazione, danneggiare satelliti e influenzare le reti elettriche. Le particelle cariche provenienti dalle CME possono anche aumentare l’intensità delle aurore boreali e australi.
Cos’è una tempesta geomagnetica
Una tempesta geomagnetica è un’alterazione temporanea del campo magnetico terrestre causata dall’interazione tra il vento solare e il campo magnetico terrestre. Quando le particelle ad alta energia del vento solare colpiscono la magnetosfera terrestre, inducono correnti elettriche nelle regioni polari, creando spettacolari aurore e distorsioni del campo magnetico. Le tempeste geomagnetiche possono derivare da espulsioni di massa coronale (CME) o da forti flussi di vento solare. Possono causare disturbi nelle reti elettriche, nei sistemi di navigazione satellitare, nelle telecomunicazioni e nei servizi di navigazione aerea e marittima.