Incredibile in Russia, giocatrice di scacchi avvelena i pezzi dell’avversaria | VIDEO

Un video ha ripreso Abakarova mentre, con fare furtivo, applica qualcosa sulla scacchiera
Giocatrice di scacchi avvelena i pezzi dell'avversaria
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Durante un torneo di scacchi in Daghestan, in Russia, la giocatrice professionista Amina Abakarova, 40 anni, è stata accusata di avere tentato di avvelenare la sua avversaria, Umayganat Osmanova, 30 anni. La notizia, che potrebbe sembrare incredibile, è stata confermata dalla Federazione Russa di Scacchi (RCF) e dalle autorità locali. Secondo quanto riferito da Sazhid Sazhidov, Ministro dello Sport del Daghestan, all’agenzia Tass, vi sono “prove video che mostrano una delle giocatrici del campionato di scacchi del Daghestan, Amina Abakarova della città di Makhachkala, applicare una sostanza non identificata, che in seguito si è rivelata contenere mercurio, sul tavolo dove avrebbe dovuto giocare contro Umaiganat Osmanova della città di Kaspiisk“.

L’incidente è avvenuto venerdì scorso. Le immagini di sicurezza riprendono Abakarova mentre, con fare furtivo, applica qualcosa sulla scacchiera della sua avversaria. Dopo aver notato delle minuscole palline sulla scacchiera, Osmanova si è sentita male. Abakarova avrebbe già ammesso le sue colpe e ora rischia fino a 3 anni di carcere. Secondo quanto riportato, il movente sarebbe stato il desiderio di vendetta: la settimana precedente, Osmanova aveva vinto il Campionato del Daghestan, superando Abakarova allo spareggio. Tuttavia, secondo un rapporto della polizia citato dai media russi, l’intenzione di Abakarova non sarebbe stata quella di fare del male a Osmanova, ma piuttosto di spaventarla.

L’avvelenamento da mercurio

L’avvelenamento da mercurio è una condizione tossica causata dall’esposizione a elevate quantità di mercurio, un metallo pesante. Il mercurio può essere assorbito attraverso l’inalazione di vapori, l’ingestione di alimenti contaminati o il contatto diretto con la pelle. Il mercurio interferisce con il sistema nervoso centrale, renale e cardiovascolare, causando danni cellulari e ossidativi. I sintomi includono tremori, difficoltà di coordinazione, perdita di memoria, disturbi del linguaggio e della vista, oltre a irritabilità e stanchezza. Nei casi gravi, può portare a danni permanenti al cervello, insufficienza renale e, in casi estremi, alla morte.

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