Sono ore molto difficili a livello internazionale per i venti di guerra crescenti in Medio Oriente, dove c’è il rischio imminente che scoppi una sorta di guerra totale tra Israele, sostenuta e difesa ovviamente dagli USA e da tutto il mondo civilizzato e democratico, e tutto il blocco delle dittature islamiche guidate dall’Iran che in queste ore minaccia un massiccio attacco contro Israele, appunto. Un’escalation che innescherebbe un conflitto su larga scala.
Nei giorni scorsi, Israele è riuscito tramite a straordinarie operazioni di intelligence militare, ad uccidere due tra i principali leader dei movimenti terroristici che alimentano morte e terrore in Medio Oriente: nel giro di poche ore ha ucciso prima Fuad Shukr, numero 2 di Hezbollah, l’organizzazione terroristica islamica che controlla il Libano per conto dell’Iran. Shukr è stato ucciso a Beirut in un attacco chirurgico, senza vittime civili, dopo che lo stesso Shukr aveva orchestrato il feroce massacro di bambini drusi a Majdal Shams di domenica, nel Golan settentrionale.
Poche ore dopo, Israele è riuscita ad eliminare in un’altra operazione chirurgica e senza alcun coinvolgimento di civili, a Teheran, in Iran, il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh. A minacciare una pesante vendetta è la guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Khamenei. A sostenere questa guerra distruttiva contro Israele ci sono gli Houthi, i terroristi dello Yemen (anch’essi legati all’Iran), che hanno promesso vendetta contro Israele per l’attacco e la distruzione del Porto di Hodeidah. Hezbollah ringhia dal Libano, le milizie sciite sostenute dall’Iran in Iraq hanno subito un’attacco USA a nord di Babilonia nel quale sono stati eliminati diversi terroristi sciiti, e infine, l’organizzazione terroristica di Hamas che già il 7 ottobre ha sterminato oltre 1.200 civili israeliani.
È altamente probabile che la vendetta sarà congiunta, un’attacco simultaneo di droni razzi e missili da parte di tutti gli eserciti sostenuti dall’Iran e dall’Iran stesso, un’attacco simile all’attacco della notte del 13-14 aprile, forse con più potenza, oltre 331 munizioni come quella volta. L’Iran e le sue organizzazioni terroristiche affiliate in Medio Oriente si sono incontrati a Teheran per discutere una “risposta strategica” contro Israele.
In queste ore siamo davvero sull’orlo di una grande guerra in Medio Oriente, con ripercussioni in tutto il mondo.