Uno dei continenti della Terra si sta sollevando e gli effetti potrebbero essere enormi

"Le nostre misurazioni mostrano che la terra solida che forma la base della calotta glaciale antartica sta cambiando forma sorprendentemente rapidamente"
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L’Antartide, il continente ghiacciato situato al Polo Sud, sta vivendo un fenomeno geologico che potrebbe avere conseguenze colossali per il futuro del nostro pianeta. Negli ultimi anni, i ricercatori hanno osservato che l’Antartide sta effettivamente “sollevandosi” come una spugna che, dopo aver subito una compressione prolungata, inizia a espandersi di nuovo. Questo processo, noto come sollevamento post-glaciale, è il risultato della perdita di massa ghiacciata che sta permettendo al continente di risalire dalla superficie oceanica. Ma quali sono le implicazioni di questo cambiamento e come potrebbe influenzare il livello del mare globale? Approfondiamo le scoperte scientifiche recenti e le loro potenziali ripercussioni.

Il processo di sollevamento post-glaciale

Il sollevamento post-glaciale è un fenomeno che si verifica quando il peso dei ghiacci che schiacciano la crosta terrestre viene meno. Con il ritiro delle calotte glaciali, la crosta terrestre, precedentemente compressa, inizia a sollevarsi. Questa dinamica è comparabile a quella di una spugna compressa che, una volta rilasciata dalla pressione, ritorna alla sua forma originale. Nel caso dell’Antartide, il peso della calotta glaciale che si ritira sta causando un sollevamento della terra sottostante a una velocità inaspettata.

L’impatto sull’innalzamento del livello del mare

Una recente ricerca condotta dalla glaciologa Natalya Gomez dell’Università McGill e dal geologo Terry Wilson dell’Ohio State University ha fornito nuove intuizioni su questo fenomeno. Gli scienziati hanno esaminato il mantello terrestre sotto la calotta glaciale antartica e hanno scoperto che in alcune aree il mantello è particolarmente morbido e viscoso. Utilizzando dati sismici, hanno potuto osservare che questo alto livello di viscosità sta contribuendo a un sollevamento sorprendentemente rapido della terra.

Le nostre misurazioni mostrano che la terra solida che forma la base della calotta glaciale antartica sta cambiando forma sorprendentemente rapidamente,” ha dichiarato Wilson. “Il sollevamento del terreno dovuto alla riduzione del ghiaccio sulla superficie sta avvenendo in decenni, piuttosto che nell’arco di migliaia di anni.”

Il team di ricerca ha utilizzato simulazioni 3D per modellare l’innalzamento del livello del mare in diversi scenari. I risultati mostrano che se i livelli di riscaldamento globale rimangono bassi, il contributo dell’Antartide all’innalzamento del livello del mare potrebbe essere limitato a circa 1,7 metri entro l’anno 2500. Tuttavia, se il riscaldamento globale continua senza sosta, questo contributo potrebbe aumentare fino a 19,5 metri.

Il motivo di tale variazione è legato al bilancio tra il ritiro della calotta glaciale e il sollevamento del terreno sottostante. Quando il ritiro del ghiaccio supera il sollevamento, una quantità maggiore di acqua finisce per essere immessa negli oceani, contribuendo all’innalzamento del livello del mare. D’altro canto, se il riscaldamento globale è contenuto, il sollevamento della terra potrebbe consentire al ghiaccio di rimanere più a lungo nelle acque oceaniche più fredde, rallentando così il suo scioglimento.

Il futuro delle previsioni ambientali

La ricerca mette in luce non solo le potenziali quantità di innalzamento del livello del mare, ma anche le disuguaglianze che questo fenomeno potrebbe esacerbare. Alcune aree costiere, particolarmente nelle regioni a bassa latitudine, potrebbero sperimentare un aumento del livello del mare superiore alla media, aggravando le già difficili condizioni per le comunità vulnerabili. “Questa scoperta evidenzia l’ingiustizia climatica nei confronti delle nazioni le cui emissioni sono basse, mentre la loro esposizione e vulnerabilità all’innalzamento del livello del mare è elevata,” spiegano Gomez e il suo team.

Le isole a bassa altitudine come Kiribati, già minacciate dall’innalzamento del livello del mare, sono esempi concreti di come questi cambiamenti possano influenzare direttamente le vite delle persone. I residenti di Tarawa, una delle isole di Kiribati, stanno lottando contro l’acqua salata che allaga le loro case e contaminano le risorse idriche e agricole. Similmente, le zone umide, essenziali per filtrare l’acqua e controllare l’erosione, sono sempre più minacciate, aumentando il rischio di danni dovuti all’innalzamento del livello del mare.

Nonostante i progressi nella comprensione del sollevamento post-glaciale, ci sono ancora incertezze significative. Le stime attuali non considerano l’intero scenario del ghiaccio globale, inclusi i cambiamenti nelle calotte glaciali della Groenlandia e delle montagne di tutto il mondo. “Per documentare la velocità con cui il nostro mondo sta cambiando, è molto importante continuare a far progredire la nostra capacità di fare previsioni più certe,” afferma Wilson. Solo attraverso una continua evoluzione delle nostre previsioni possiamo affrontare in modo significativo il futuro e adattare le politiche ambientali in modo efficace.

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