Lavorare in ambienti rumorosi può avere un impatto significativo sulla salute, in particolare sulla pressione sanguigna. Un recente studio presentato alla conferenza dell’American College of Cardiology Asia 2024 ha rivelato che l’esposizione prolungata a suoni intensi sul posto di lavoro non solo aumenta la pressione sanguigna, ma incrementa il rischio di sviluppare ipertensione del 10% per ogni anno di esposizione.
La ricerca e i suoi risultati
Lo studio, condotto da ricercatori della Direzione dei servizi sanitari generali in Bangladesh, ha coinvolto 289 lavoratori di fabbriche tessili nel sottodistretto di Araihazar di Narayanganj. La popolazione studiata, composta principalmente da uomini di circa 34 anni, ha evidenziato preoccupanti livelli di ipertensione, con il 31,5% dei partecipanti che già ne soffriva e un ulteriore 53,3% che presentava livelli di pressione considerati preipertensivi.
L’esposizione media al rumore tra i lavoratori era di circa 16 anni, con un’intensità variabile tra 96 e 111 decibel, ben al di sopra dei limiti di sicurezza raccomandati dal National Institute for Occupational Safety and Health degli Stati Uniti, che fissa la soglia a 85 decibel per una giornata lavorativa di otto ore. È interessante notare che nessuno dei lavoratori studiati utilizzava dispositivi di protezione dell’udito, un fatto che pone ulteriormente in evidenza la mancanza di misure preventive adeguate.
Le implicazioni per la salute
“Sebbene il meccanismo non sia ancora ben esplorato, si pensa che la risposta allo stress del corpo all’esposizione cronica al suono causi squilibri ormonali che gradualmente portano a un aumento permanente della pressione sanguigna,” ha spiegato Golam Dastageer Prince, autore principale dello studio. Questa risposta allo stress, secondo gli studiosi, potrebbe essere la chiave per comprendere l’aumento dei casi di ipertensione tra i lavoratori esposti a livelli di rumore pericolosi.
La correlazione tra la durata dell’esposizione al rumore e l’aumento della pressione sanguigna è stata evidente: ogni anno in più di esposizione aumentava il rischio di ipertensione del 10%, anche considerando altri fattori come l’età, l’indice di massa corporea e l’abitudine al fumo. “Dato che lo studio si è concentrato su lavoratori esposti a un rumore di oltre 85 decibel per lunghi periodi di tempo, qualsiasi professione che comporti un’esposizione simile ai lavoratori potrebbe avere impatti simili sulla pressione sanguigna,” ha aggiunto Prince, sottolineando la necessità di ulteriori ricerche per esplorare i meccanismi sottostanti e gli effetti a lungo termine sulla salute.
L’importanza della prevenzione
Oltre a trattare l’ipertensione con i mezzi appropriati, lo studio mette in luce l’urgenza di adottare misure preventive per ridurre l’esposizione al rumore nei luoghi di lavoro. “Speriamo di poter aumentare la consapevolezza non solo della perdita di udito causata dal rumore, ma anche dell’impatto del rumore sulla pressione sanguigna e sui comportamenti e gli atteggiamenti dei lavoratori nei confronti dell’uso di dispositivi di protezione individuale,” ha affermato Prince. Migliorare le condizioni strutturali delle industrie e promuovere l’uso di dispositivi di protezione dell’udito potrebbe essere un passo decisivo verso la tutela della salute dei lavoratori.