Madagascar, 524 anni fa la scoperta di Diogo Dias: oggi l’omaggio di Roscosmos

Oggi si celebrano i 524 anni dalla scoperta del Madagascar, il paradiso mondiale della biodiversità
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Il 10 agosto 1500, esattamente 524 anni fa, il navigatore portoghese Diogo Dias scoprì il Madagascar: vide la terra e all’inizio pensò che fosse la costa orientale dell’Africa. Diogo Dias si spostò verso nord, cercando di trovare il porto del Mozambico, ma presto perse di vista la terra e si rese conto che stava camminando lungo la costa non della terraferma, ma di un’enorme isola sconosciuta. Con questa splendida descrizione, Roscosmos – l’Agenzia Spaziale Russa – omaggia oggi la scoperta del Madagascar, con una bellissima foto dallo Spazio (a corredo dell’articolo).

Il Madagascar e la scoperta di Diogo Dias

Il 10 agosto 1500 segna una data importante nella storia delle esplorazioni portoghesi e, più in generale, della storia marittima mondiale. In questo giorno, l’esploratore portoghese Diogo Dias scoprì per la prima volta una grande isola sconosciuta al largo delle coste dell’Africa sudorientale. Quest’isola, chiamata oggi Madagascar, sarebbe diventata una delle più grandi e affascinanti isole del mondo, ricca di biodiversità unica e culture antiche.

All’inizio del XVI secolo, il Portogallo era all’avanguardia nell’esplorazione marittima, spingendosi sempre più lontano verso est alla ricerca di nuove rotte commerciali verso l’India e le Indie Orientali. La flotta di Diogo Dias faceva parte di una spedizione più ampia guidata da Pedro Álvares Cabral, che aveva come obiettivo stabilire legami commerciali con le regioni ricche di spezie dell’Asia.

Dopo essere stati spinti verso ovest dai venti durante il loro viaggio attraverso l’Oceano Atlantico, Cabral e il suo equipaggio fecero una deviazione inaspettata, sbarcando sulle coste di quello che oggi conosciamo come il Brasile. Questo fu il primo grande successo della spedizione. Dopo aver lasciato il Brasile, la flotta riprese la rotta verso l’India, attraversando l’Atlantico meridionale e doppiano il Capo di Buona Speranza. Fu durante questo passaggio che Dias, a bordo della sua nave, perse contatto con il resto della flotta a causa di una tempesta.

Separato dai suoi compagni, Diogo Dias si ritrovò in acque sconosciute e, navigando verso nord-est, avvistò una grande isola. I resoconti del tempo descrivono l’isola come un luogo lussureggiante, con fitte foreste e popolazioni indigene che vivevano in villaggi lungo la costa. Dias battezzò l’isola con il nome di “São Lourenço” in onore del santo del giorno in cui avvenne la scoperta.

La scoperta di questa isola, che oggi conosciamo come Madagascar, rappresentò un momento significativo per l’espansione della conoscenza geografica europea. Tuttavia, il Madagascar rimase relativamente ai margini delle esplorazioni portoghesi nei decenni successivi, dato che l’interesse principale era concentrato sulle rotte verso l’India e le ricchezze dell’Oriente.

Il Madagascar, l’isola del mistero

Il Madagascar si rivelò subito una terra di grande mistero e ricchezza naturale. Con il passare del tempo, l’isola divenne nota per la sua straordinaria biodiversità, ospitando specie uniche di flora e fauna che non si trovano in nessun’altra parte del mondo. I portoghesi, tuttavia, non stabilirono subito insediamenti sull’isola, e il Madagascar rimase in gran parte inesplorato dagli europei fino a molti anni dopo.

Nonostante la scoperta di Dias, l’isola continuò a essere un luogo poco conosciuto per diversi secoli, attirando solo occasionalmente l’attenzione degli esploratori e dei mercanti. Fu solo nel corso del XVIII e XIX secolo che il Madagascar divenne una destinazione di maggiore interesse per le potenze coloniali europee.

Diogo Dias, pur non essendo tra gli esploratori più noti della sua epoca, ha lasciato un segno indelebile nella storia grazie alla scoperta del Madagascar. La sua avventura rappresenta il coraggio e l’audacia degli esploratori portoghesi, che sfidarono l’ignoto in cerca di nuove terre e rotte commerciali.

La straordinaria bellezza del Madagascar

Oggi, il Madagascar è riconosciuto come una delle isole più affascinanti del mondo, non solo per la sua storia di scoperta, ma anche per il suo straordinario patrimonio naturale e culturale. La scoperta di Diogo Dias rimane un capitolo importante nella storia delle esplorazioni, simbolo dell’inesauribile spirito umano di scoperta e avventura.

Il Madagascar è la quarta isola più grande del mondo dopo Groenlandia, Nuova Guinea e Borneo, si trova nell’Oceano Indiano, a circa 400 chilometri a est della costa africana. Con una superficie di oltre 587.000 chilometri quadrati, è un territorio vasto e affascinante, caratterizzato da una varietà di paesaggi unici che lo rendono un luogo di straordinaria bellezza e biodiversità.

Il Madagascar è una nazione insulare che si estende in una lunga striscia da nord a sud per circa 1.600 chilometri. La costa orientale è caratterizzata da una stretta pianura costiera che si affaccia sull’Oceano Indiano, mentre l’interno dell’isola è dominato da altipiani e montagne. La catena montuosa principale, l’Altopiano Centrale, si estende lungo l’asse centrale dell’isola, con altitudini che variano dai 1.200 ai 2.800 metri. La vetta più alta, il Monte Maromokotro, raggiunge i 2.876 metri.

La costa occidentale, che si affaccia sul Canale del Mozambico, è più ampia e caratterizzata da vaste pianure alluvionali e da una serie di fiumi che scorrono dall’interno verso il mare. A sud, il paesaggio diventa arido e desertico, con il clima secco che crea un ambiente molto diverso rispetto alle foreste pluviali del nord-est.

Il Madagascar è noto come uno dei più importanti hotspot di biodiversità del pianeta. Grazie al suo isolamento geologico, l’isola ha sviluppato una flora e una fauna uniche al mondo, con oltre l’80% delle specie vegetali e animali presenti che non si trovano in nessun’altra parte del globo.

Le foreste pluviali del Madagascar, situate principalmente lungo la costa orientale, ospitano una ricchissima varietà di piante, tra cui molte specie di orchidee e felci. Qui si trovano anche i famosi baobab, alberi maestosi che possono vivere per oltre mille anni.

Per quanto riguarda la fauna, il Madagascar è celebre per i suoi lemuri, primati che si trovano esclusivamente sull’isola. Esistono oltre 100 specie e sottospecie di lemuri, molte delle quali sono in pericolo a causa della deforestazione e della caccia. Altri animali unici includono il fossa, un predatore simile a un felino, e varie specie di camaleonti, serpenti e rane.

Le barriere coralline che circondano l’isola sono altrettanto straordinarie, offrendo un habitat a una miriade di specie marine, tra cui pesci tropicali, tartarughe marine e delfini.

Il clima del Madagascar

Il Madagascar ha un clima tropicale, con variazioni significative a seconda della regione. Il clima della costa orientale è umido e piovoso, con una stagione delle piogge che dura da novembre ad aprile. Durante questo periodo, l’isola può essere colpita da cicloni tropicali che causano danni significativi. Gli altipiani centrali hanno un clima più temperato, con temperature più fresche e una stagione delle piogge che coincide con quella della costa orientale. La capitale, Antananarivo, situata su questi altipiani, gode di temperature miti per gran parte dell’anno.

La costa occidentale e il sud dell’isola sono molto più secchi, con un clima semi-arido nelle regioni meridionali. Qui, le temperature possono essere elevate e le precipitazioni sono scarse, rendendo questa parte del Madagascar una zona di savane e arbusti spinosi.

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