Un tragico naufragio ha scosso la comunità di Santa Flavia, nei pressi di Palermo, all’alba del 19 agosto 2024. Una barca a vela è stata travolta dal maltempo al largo di Porticello, provocando la morte di una persona e lasciando sei dispersi. Tra i superstiti, una donna ancora sotto choc ha raccontato l’orrore vissuto: “Ho perso mio marito e mio figlio“. Queste parole, cariche di dolore, testimoniano la devastazione che il maltempo ha lasciato dietro di sé.
Il naufragio a Palermo
La donna, che era a bordo con la sua famiglia, è stata sorpresa dalla violenza del maltempo. In pochi attimi, si è ritrovata in acqua, separata dai suoi cari, che risultano ancora dispersi. I soccorritori temono che possano essere rimasti intrappolati all’interno del veliero, che giace ora a 49 metri di profondità.
Un’altra superstite, madre di una bambina di meno di un anno, ha condiviso la sua esperienza drammatica. “Mentre dormivamo, lo yacht si è ribaltato a causa di una tromba d’aria. Ci siamo trovati in acqua“, ha raccontato. La donna, con incredibile prontezza di riflessi, è riuscita a riprendere la figlia e a sollevarla in alto per proteggerla dalle onde prima di mettersi in salvo su una scialuppa di salvataggio. La piccola, portata immediatamente all’Ospedale dei bambini di Palermo, è in buone condizioni, così come la madre, che ha riportato solo lievi ferite.
Fabio Cefalù, un pescatore intervenuto subito dopo il naufragio, ha descritto la scena surreale che ha trovato in mare: “Al nostro arrivo abbiamo trovato in acqua soltanto cuscini dell’imbarcazione, ma anche pezzi di legno e altro materiale. Null’altro. C’era il buio assoluto attorno“. Ha ricordato di aver visto un razzo di segnalazione lanciato dalla barca in difficoltà e di aver raggiunto il luogo dell’affondamento solo per trovare il silenzio e il vuoto.
Le dichiarazioni del sindaco di Santa Flavia
Il sindaco di Santa Flavia, Giuseppe D’Agostino, ha definito lo scenario “apocalittico“. “Non avevo mai visto una cosa del genere. Una tromba d’aria durata una decina di minuti, uno scenario apocalittico“, ha dichiarato. Oltre ai danni materiali nel piccolo comune, il maltempo ha causato questa tragica perdita in mare, facendo scattare una gara di solidarietà nella comunità locale.
Otto superstiti sono stati trasferiti in hotel, mentre altri si trovano ancora in ospedale, tutti sotto choc. “In questo momento di piena emergenza abbiamo messo in campo tutte le forze disponibili per dare supporto“, ha affermato il sindaco D’Agostino, lodando la Caritas e le associazioni di volontariato per aver subito offerto assistenza ai superstiti. La comunità di Santa Flavia si è mobilitata per fornire beni di prima necessità e indumenti a coloro che hanno perso tutto in questa tragica vicenda.
Le dichiarazioni del comandante Sir Robert
“Il vento era forte, fortissimo. All’improvviso ho visto l’albero maestro del veliero, alto 72 metri, piegarsi e poi spezzarsi e cadere in acqua. E’ successo tutto i pochissimi istanti“. A dirlo è Karsten Börner, il comandante della imbarcazione Sir Robert Baden Powell, la nave olandese che per primo ha soccorso il veliero Bayesan, affondato all’alba di oggi davanti alla costa di Porticello (Palermo). Il comandante, tedesco, è arrivato sulla terraferma con il tender della sua barca. “C’era in corso una tempesta – dice ancora visibilmente scosso – volevamo spostarci da lì ma non abbiamo avuto il tempo“. Il comandante con il tendere è riuscito a salvare 15 passeggeri del veliero britannico. “Quando siamo tornati non c’era più nessuno in acqua“, dice.
Questo naufragio non solo ha segnato profondamente la vita dei sopravvissuti, ma ha anche dimostrato la forza della solidarietà in una piccola comunità colpita da una grande tragedia.