Le Olimpiadi e i liquami della Senna, “in Italia non avremmo mai corso un simile rischio”

"Far nuotare gli atleti nella Senna ha riportato il mondo indietro di 100 anni"
MeteoWeb

La questione dell’inquinamento e della balneabilità della Senna non è affatto una questione da poco, anzi, è estremamente seria per gli atleti delle discipline che devono immergersi nel fiume parigino. Recentemente, l’atleta belga di triathlon Claire Michel è stata ricoverata nel centro clinico del Villaggio Olimpico, dopo aver contratto un’infezione da Escherichia coli. Le condizioni del fiume, per il quale sono stati investiti 1,4 miliardi (per migliorarne la qualità), preoccupano gli atleti che devono ancora gareggiare. In Italia sono diversi gli esperti che si sono espressi sui rischi associati e le loro posizioni campeggiano sui principali quotidiani.

A intervenire, in un’intervista a Il Corriere della Sera, è stato Massimo Ciccozzi, epidemiologo del Policlinico universitario Campus Bio-Medico di Roma: “Ma come è venuto in mente all’organizzazione di fare una gara di nuoto nella Senna che, come tutti i grandi fiumi, come il Tevere nella Capitale o il Lambro a Milano, è inquinatissimo? In Italia abbiamo la migliore sanità e facciamo la migliore prevenzione del mondo, non credo che ci saremmo mai assunti un simile rischio, per altro di fronte ad atleti di massimo livello“. “Non sono certo pochi i rischi: il più banale, se così vogliamo definirlo, è l’Escherichia coli, un batterio che si trova proprio nelle acque reflue“, che può provocare “una forte gastroenterite“.

Corriere della Sera

A esprimere stupore ci sono anche Società italiana di medicina ambientale (SIMA), Giovanni Rezza e Matteo Bassetti.

I rischi sanitari per gli atleti delle Olimpiadi 2024 legati all’inquinamento del fiume non possono essere completamente eliminati,” ha evidenziato la Società italiana di medicina ambientale (SIMA). “La presenza nelle acque dei fiumi di batteri fecali, come ad esempio l’Escherichia coli, può provocare infezioni gastrointestinali nell’uomo con sintomi come diarrea e vomito – spiega il presidente SIMA, Alessandro Miani Si possono verificare poi infezioni della pelle e degli occhi per via del contatto con l’acqua contaminata, con conseguenti eruzioni cutanee e infezioni oculari. Altro rischio importante è la leptospirosi, malattia causata da batteri presenti nell’urina degli animali come ratti e topi: i sintomi includono febbre alta, mal di testa e dolori muscolari. Occorre poi considerare le esposizioni agli inquinanti chimici presenti nelle acque dei fiumi come metalli pesanti, pesticidi o altre sostanze, i cui effetti nocivi sulla salute non sono immediati, ma si riscontrano sul lungo termine“.

Far nuotare gli atleti dei Giochi olimpici di Parigi 2024 nelle acque della Sennaè stato un azzardo dal punto di vista sanitario e anche la Società internazionale delle malattie infettive – in un report proprio sui livelli di Escherichia coli nella Senna – ne ha evidenziato i rischi e la possibilità che ci siano altri casi dopo la triatleta belga colpita dal batterio. Serve cautela e attenzione, ma da epidemiologo e infettivologo suggerisco il principio di precauzione in questo caso. Non mettiamo a rischio la salute degli atleti,” ha dichiarato all’Adnkronos Salute l’epidemiologo Giovanni Rezza, professore straordinario di Igiene presso l’università Vita-Salute San Raffaele di Milano. “Mi pare molto difficile poter mantenere bassa la contaminazione fecale di un fiume che passa dentro una città grande il doppio di Roma. Dove scaricano, sicuramente depurate, le fogne, ma ci sono topi che possono abbandonare escrementi. Insomma, quello belga è un caso annunciato“.

Oggi Louis Pasteur, padre della moderna microbiologia, si rivolta nella tomba. Far nuotare gli atleti nella Senna ha riportato il mondo indietro di 100 anni,” ha affermato l’infettivologo Matteo Bassetti. “Alla fine l’E. coli è il minore dei problemi infettivologici che si possono contrarre nella Senna“. Si tratta infatti di “un problema ben conosciuto, risolvibile con una terapia antibiotica“. Ma in quelle “acque putride, popolate da topi e chissà quale altro animale“, si possono fare anche incontri con rischi potenzialmente gravissimi, ha dichiarato l’esperto all’Adnkronos Salute. Per Bassetti “è davvero incomprensibile come si possa aver consentito a degli atleti di nuotare in un fiume tanto inquinato che rappresenta un rischio per la loro salute“, averlo permesso “nonostante la comunità scientifica avesse chiaramente avvisato gli organizzatori dei potenziali rischi“.

 

Libero Quotidiano

Tono più duro per La Verità, che si sofferma invece sulle virostar: “Disoccupati da mesi, con la prossima epidemia biblica che tarda ad arrivare, le ultime varianti del Covid che non interessano più a nessuno e in più Novak Djokovic che spadroneggia, i virologi italiani erano ormai sull’orlo dell’insano gesto: dopo una stagione da Ferragnez, è dura tornare in corsia a curare i bimbi con la varicella. Ma, all’improvviso, ecco arrivare da Parigi una possibilità per tornare alla ribalta: i liquami della Senna. Come non tuffarcisi (metaforicamente parlando)?

Va però spezzata almeno una lancia in favore delle virostar: se non altro sono coerenti. Lo stesso non si può dire per quei dirigenti politici che 2 anni fa volevano farci salutare col gomito e ora ci invitano a fare nuotate in mezzo alle pantegane“.

La Verità
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