Olimpiadi Parigi, Noah Lyles ha il Covid: vince il bronzo nei 200 metri e poi si accascia | FOTO

Olimpiadi Parigi, il velocista americano Noah Lyles ha vinto la medaglia di bronzo arrivando terzo nella finale dei 200 metri e poi si è accasciato al suolo: ha il Covid
  • Noah Lyles
    foto Ansa
  • Noah Lyles
    foto Ansa
  • Noah Lyles
    foto Ansa
  • Noah Lyles
    foto Ansa
/
MeteoWeb

Quanto sono lontani i tempi di distanziamento e mascherine: tre anni dopo la psicosi da Covid-19, oggi un ragazzo di 27 anni positivo al virus è in grado di correre i 200 metri in 19 secondi e 7 decimi arrivando terzo e vincendo la medaglia di Bronzo alle Olimpiadi di Parigi 2024. Ci è appena riuscito, questa sera, lo statunitense Noah Lyles, che quattro giorni fa ha vinto i 100 metri in 9 secondi e 79 centesimi. Dopo aver tagliato il traguardo, Lyles si è accasciato al suolo ed è stato trasportato fuori dallo stadio (vedi fotogallery scorrevole a corredo dell’articolo).

Lyles è stato accompagnato presso il centro medico dello stadio su una sedia a rotelle. Il campione americano ha raccontato di essere risultato positivo al coronavirus martedì mattina, due giorni dopo l’oro conquistato nei 100 metri: “Sono stato subito messo in quarantena vicino al Villaggio olimpico e ho cercato di assumere farmaci autorizzati – ha detto Noah -. Volevo correre, mi è stato detto che era possibile, quindi sono rimasto lontano dagli altri. Degli ultimi tre giorni, questo è stato di gran lunga il migliore. Non posso dire di essere al 100%, ma più al 90 o 95%”

Lyles, ovviamente, è stato protagonista assoluto delle qualificazioni della staffetta dei 4 per 100 metri, in cui gli USA hanno fatto il miglior tempo davanti a Sudafrica, Gran Bretagna, Giappone e Italia, queste ultime tre praticamente appaiate. La finalissima sarà venerdì 9 agosto alle 19:47 e le condizioni fisiche di Lyles riaprono la sfida anche per l’oro.

Il Covid sta circolando ai Giochi olimpici di Parigi: in un rapporto del 6 agosto dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha indicato “che almeno 40 atleti olimpici sono risultati positivi al Covid-19 o ad altre malattie respiratorie“. Ma adesso il virus viene accettato e (fortunatamente) non provoca più quella psicosi che impediva a persone giovane e sane di comportarsi con questo virus esattamente come con tutti gli altri virus influenzali.

Condividi