Luigi Ferrari, un medico ortopedico di Modena di 68 anni, e suo figlio ventenne sono stati arrestati in Sri Lanka con l’accusa di furto e contrabbando di farfalle e piante endemiche. A darne notizia è l’edizione reggiana di QN-il Resto del Carlino.
Il furto delle farfalle
Secondo le fonti locali, Ferrari e suo figlio erano in vacanza sull’isola e stavano esplorando il parco naturale di Yala, noto per la sua ricca biodiversità. Durante un’escursione, i due avrebbero catturato numerosi insetti, tra cui molte farfalle, una passione che il medico modenese coltiva da anni. Ferrari, infatti, è un noto appassionato di entomologia ed è membro di un’associazione dedicata allo studio degli insetti.
L’arresto è avvenuto il 9 maggio scorso quando, all’uscita dal parco, padre e figlio sono stati fermati dagli agenti dell’ufficio per la conservazione della fauna selvatica di Katagamuwa per un controllo di routine. Durante l’ispezione dei loro zaini, i ranger hanno scoperto 285 insetti racchiusi in barattoli di vetro, bottiglie e bustine, insieme a numerose foglie di piante autoctone. La reazione agitata dei due ha insospettito ulteriormente gli agenti, che hanno deciso di approfondire la perquisizione, portando alla scoperta del materiale contrabbandato.
Secondo le autorità locali, l’intenzione di Ferrari e del figlio sarebbe stata quella di portare gli insetti e le piante in Italia. L’immediato arresto ha portato padre e figlio in prigione per un mese. Attualmente, sono agli arresti domiciliari in Sri Lanka, con il passaporto sequestrato e il divieto assoluto di lasciare il Paese in attesa dell’udienza, prevista nei prossimi giorni.
La moglie di Ferrari, insieme a un avvocato, è giunta in Sri Lanka per assistere il marito e il figlio durante le procedure legali. Nel frattempo, la comunità scientifica locale e internazionale osserva con attenzione lo sviluppo del caso, dato il possibile impatto negativo sulla conservazione della biodiversità dell’isola.