Rischi, sfide e record: ecco perché Polaris Dawn è una missione epocale

La missione Polaris Dawn rappresenta un momento cruciale non solo per SpaceX, ma per l'intera umanità
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Il 27 agosto 2024 è una data destinata a entrare nella storia dell’esplorazione spaziale. È il giorno in cui è previsto il lancio di Polaris Dawn, una missione spaziale privata che segna un nuovo capitolo nell’avventura dell’uomo nello Spazio. Operata da SpaceX e finanziata dal miliardario Jared Isaacman, Polaris Dawn si propone di raggiungere traguardi mai visti prima in ambito privato, tra cui la prima passeggiata spaziale su un volo commerciale e l’orbita terrestre più alta mai raggiunta da una navicella con equipaggio.

La missione Polaris Dawn

La missione Polaris Dawn sarà lanciata con un razzo Falcon 9 di SpaceX, con un equipaggio di 4 astronauti privati che vivranno per 5 giorni all’interno della capsula Crew Dragon. Oltre a segnare nuovi record tecnologici e scientifici, la missione ha anche uno scopo benefico: raccogliere fondi per il St. Jude Children’s Research Hospital, seguendo l’esempio della precedente missione Inspiration4, che ha raccolto oltre 240 milioni di dollari per la stessa causa.

Polaris Dawn si distingue per 4 obiettivi principali:

  • Raggiungere l’orbita terrestre più alta di sempre – La missione punta a un’altitudine di 1400 km, superando il record stabilito nel 1966 dalla missione Gemini 11. Successivamente, l’apogeo sarà abbassato a 750 km, permettendo all’equipaggio di attraversare le fasce di Van Allen e di condurre ricerche sugli effetti della radiazione spaziale sulla salute umana;
  • Prima passeggiata spaziale commerciale – La missione ospiterà la prima passeggiata spaziale commerciale, prevista a circa 700 km sopra la superficie terrestre. Sarà anche il debutto delle tute EVA (Extra Vehicular Activity) progettate da SpaceX, che saranno testate per future missioni su Marte;
  • Test delle comunicazioni in orbita – Polaris Dawn testerà per la prima volta le comunicazioni spaziali utilizzando la costellazione di satelliti Starlink di SpaceX, un passo cruciale per l’espansione dell’umanità nel Sistema Solare;
  • Ricerca scientifica sulla salute umana – L’equipaggio condurrà ricerche per comprendere meglio gli effetti dei voli spaziali a lungo termine sulla salute umana, tra cui test per la malattia da decompressione, studi sull’ambiente di radiazione e ricerche sulla Spaceflight Associated Neuro-Ocular Syndrome (SANS), una condizione neurologica che colpisce la vista degli astronauti.

L’equipaggio

A bordo della capsula Crew Dragon ci saranno 4 astronauti privati, 3 dei quali al loro primo volo spaziale. Jared Isaacman, comandante della missione, guida il team con una vasta esperienza, avendo già partecipato alla missione Inspiration4. Oltre a essere il CEO di Shift4 Payments e co-fondatore di Draken International, Isaacman è un pilota esperto.

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Scott Poteet, pilota della missione, è un tenente colonnello in pensione dell’Aeronautica degli Stati Uniti con oltre 3200 ore di volo. Ha lavorato a stretto contatto con Isaacman in varie posizioni, tra cui direttore dello sviluppo aziendale presso Draken International.

Sarah Gillis e Anna Menon, entrambe specialiste di missione, sono ingegneri leader delle operazioni spaziali presso SpaceX. Gillis è responsabile della formazione degli astronauti, mentre Menon, oltre a essere ufficiale medico della missione, ha lavorato per 7 anni alla NASA come controllore di volo biomedico per la Stazione Spaziale Internazionale.

Preparazione e sfide

La preparazione per la missione Polaris Dawn è stata rigorosa e intensa. L’addestramento, iniziato a maggio 2022, ha incluso simulazioni di volo con jet da combattimento, addestramento subacqueo e paracadutismo con l’Accademia dell’Aeronautica degli Stati Uniti, oltre alla permanenza per diversi giorni in una camera di decompressione presso il Johnson Space Center della NASA. L’equipaggio ha anche effettuato voli a gravità zero per testare esperimenti scientifici, oltre a numerose esercitazioni di team building.

Uno degli aspetti più cruciali della missione sarà la passeggiata spaziale. Sebbene non così complessa come quelle condotte dagli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale, questa attività extraveicolare rappresenta una sfida tecnica significativa e un’opportunità di test vitale per le tute spaziali di SpaceX.

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Il Programma Polaris e il futuro dell’esplorazione spaziale

Polaris Dawn è solo la prima di 3 missioni pianificate nell’ambito del Programma Polaris. Sebbene i dettagli delle missioni successive siano ancora scarsi, sappiamo che la 2ª missione utilizzerà nuovamente una capsula Crew Dragon, mentre la 3ª potrebbe essere il primo volo con equipaggio della navicella Starship di SpaceX.

Un aspetto interessante riguarda la possibilità che una delle missioni future possa coinvolgere il Telescopio Spaziale Hubble, che potrebbe essere “riposizionato” in un’orbita più alta per prolungarne la vita operativa, grazie a una collaborazione tra SpaceX e la NASA.

La missione Polaris Dawn rappresenta un momento cruciale non solo per SpaceX, ma per l’intera umanità. Questa missione potrebbe aprire la strada a un futuro in cui l’esplorazione spaziale diventerà sempre più accessibile, portandoci un passo più vicino al sogno di rendere l’uomo una specie interplanetaria.

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