Si allarga l’indagine sul naufragio del Bayesian

Avviso di garanzia per il comandante e altri atti notificati nell’inchiesta sul nubifragio del veliero Bayesian
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Oltre al comandate James Cutfield, iscritto nel registro degli indagati per omicidio plurimo colposo e naufragio colposo, altri componenti dell’equipaggio potrebbero essere indagati dalla Procura di Termini Imerese, guidata da Ambrogio Cartosio, che sta conducendo l’inchiesta sul naufragio del veliero Bayesian, affondato il 19 agosto davanti alla costa di Porticello (Palermo) mentre nella zona imperversava un forte temporale. Primo tra tutti il primo ufficiale Tijs Koopman, tanto che sarebbero già stati notificati altri atti.

Un atto dovuto per dare agli indagati la possibilità di nominare consulenti e periti per partecipare agli atti irrepetibili, a partire dalle autopsie delle sette vittime. Quindici invece i sopravvissuti, nove membri dell’equipaggio e sei passeggeri.

Ieri i magistrati hanno interrogato tutti i membri dell’equipaggio col supporto di un interprete, sono state riempite decine e decine di pagine di verbali scritti in inglese che devono essere tradotti in italiano e che dovranno arrivare sulle scrivanie dei pm entro trenta giorni. Buona parte dell’equipaggio a questo punto potrebbe lasciare l’hotel Domina-Zagarella di Santa Flavia (Palermo), dove alloggia dal giorno della tragedia, tra martedì 27 e mercoledì 28 agosto.

Il comandante Cutfield e il primo ufficiale Tijs Koopmans, invece, potrebbero nuovamente essere riascoltati dagli inquirenti che stanno raccogliendo gli elementi per chiarire cosa sia accaduto con esattezza al veliero forte e se siano stati commessi errori da parte dell’equipaggio, che sarebbe stato colto di sorpresa dalla tempesta.

L’iscrizione nel registro degli indagati è propedeutica al conferimento degli incarichi della Procura per le autopsie sui cadaveri delle sette vittime, che saranno eseguite dagli esperti dell’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo non appena i magistrati daranno il via libera.

Proprio su indicazione dei pm, inoltre, i sub della Guardia Costiera nella mattinata sono tornati in azione nella zona dove è affondato il veliero, a mezzo miglio dalla costa. Stanno eseguendo alcune verifiche richieste dalla Procura e stanno monitorando eventuali sversamenti di idrocarburi, al momento però non si registrano perdite di carburante.

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