Il 26 agosto 2024 la missione Polaris Dawn segnerà un nuovo capitolo nell’esplorazione spaziale, spingendo i confini della tecnologia e mettendo alla prova l’audacia umana. Jared Isaacman, miliardario e fondatore della compagnia di pagamenti Shift4, guiderà una squadra di 4 persone in un viaggio senza precedenti nelle fasce di radiazioni di Van Allen, un’area notoriamente pericolosa per l’esposizione a particelle altamente energetiche. Con Isaacman, saliranno a bordo del veicolo Crew Dragon di SpaceX anche Scott “Kidd” Poteet, ex pilota dell’Air Force, e due ingegneri di SpaceX, Anna Menon e Sarah Gillis. Questa missione rappresenta un salto nel vuoto, non solo in senso figurato: il team tenterà la prima passeggiata spaziale mai compiuta da astronauti privati.
Polaris Dawn, una missione pionieristica
Polaris Dawn non è una semplice avventura turistica. È una missione sperimentale volta a testare nuove tecnologie spaziali, tra cui tute spaziali di nuova generazione e sistemi di supporto vitale che un giorno potrebbero portare l’umanità più lontano nel cosmo. Dopo il lancio, il veicolo spaziale raggiungerà un’orbita ellittica che si estende fino a 1.400 km dalla Terra, immergendosi nelle pericolose fasce di radiazioni. Durante i 5 giorni di missione, i 4 astronauti eseguiranno una serie di test, culminando in una passeggiata spaziale al 3° giorno.
La missione comporta notevoli rischi, tanto che il veicolo e le tute spaziali sono stati sottoposti a prove estreme per garantire la sicurezza dell’equipaggio. Nonostante ciò, i pericoli rimangono elevati. Ad esempio, la mancanza di una camera di decompressione obbligherà l’equipaggio a un lungo processo di “pre-breathing” per prevenire il rischio di embolia durante la depressurizzazione del veicolo.
Nonostante le sfide, Isaacman e il suo team si dichiarano pronti ad affrontare l’ignoto, mossi dalla volontà di spingere l’umanità oltre i suoi attuali limiti tecnologici. Polaris Dawn non è solo un’impresa straordinaria, ma anche un passo cruciale verso l’obiettivo di rendere l’uomo una specie multiplanetaria, un sogno condiviso con SpaceX e il suo visionario fondatore, Elon Musk.