Tanta tecnologia nelle auto: necessità o eccesso?

Mentre alcune tecnologie, come il monitoraggio degli angoli ciechi, sono viste di buon occhio perché risolvono problemi reali, altre sono considerate superflue
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Negli ultimi anni, il mondo dell’automobile ha visto un’evoluzione tecnologica senza precedenti. Passare da un’auto costruita prima del 2010 a una moderna può sembrare un salto nel futuro, tanto sono cambiate le cose. Tra schermi digitali, assistenti vocali e sistemi avanzati di assistenza alla guida, le nuove vetture sono diventate dei veri e propri concentrati di tecnologia. Ma è davvero tutto necessario? Secondo un recente sondaggio di JD Power, molti acquirenti potrebbero non pensarla così.

La tecnologia nelle auto

Negli ultimi dieci anni, l’industria automobilistica ha accelerato nella corsa all’innovazione, introducendo una serie di dispositivi e funzionalità volte a migliorare la sicurezza e il comfort di guida. Tuttavia, non tutte le novità sembrano essere ben accolte dai consumatori. Ad esempio, i sistemi di guida parzialmente automatizzati, che dovrebbero rendere la guida più facile e sicura, hanno ottenuto punteggi particolarmente bassi nel sondaggio.

Il Tech Experience Survey di JD Power, che “misura i problemi riscontrati e l’esperienza dell’utente con le tecnologie avanzate non appena entrano nel mercato“, ha messo in luce un aspetto fondamentale: la tecnologia avanzata nelle auto deve risolvere problemi reali per essere apprezzata. Sembra che molti dispositivi integrati nelle auto moderne non rispondano a questa esigenza.

Cosa piace davvero agli automobilisti?

Mentre alcune tecnologie, come il monitoraggio degli angoli ciechi, sono viste di buon occhio perché risolvono problemi reali, altre sono considerate superflue. Un esempio chiaro è quello dei sistemi di parcheggio automatico, poco utilizzati dagli automobilisti nonostante le loro promesse di comodità. Anche i sistemi vivavoce avanzati, che dovrebbero semplificare la vita al volante, non sembrano avere una grande utilità percepita. Questa scarsa utilità percepita si allinea con i dati dell’Insurance Institute for Highway Safety, che ha recentemente rivelato che l’automazione parziale non rende le auto più sicure.

Troppi schermi, poca utilità

Un altro trend che sembra non convincere gli utenti è l’aumento degli schermi all’interno dell’abitacolo. L’idea di avere un display aggiuntivo per il passeggero, iniziata da Ferrari e adottata anche da altri marchi come Porsche e Mercedes, non ha riscosso grande successo. Secondo JD Power, questi schermi sono recensiti negativamente da molti proprietari, e “è difficile per i concessionari insegnare ai nuovi proprietari come utilizzare lo schermo principale dell’infotainment, figuriamoci un secondo“.

Oltre ai display, altre tecnologie considerate poco utili includono il riconoscimento facciale, gli scanner di impronte digitali e i controlli gestuali. Quest’ultimi, ad esempio, hanno portato alcuni utenti a compiere azioni indesiderate, come alzare il volume della radio al massimo solo per aver gesticolato mentre parlavano.

Nonostante le critiche, alcune innovazioni hanno trovato il favore degli automobilisti. Le funzionalità basate sull’intelligenza artificiale, come il climatizzatore intelligente, hanno guadagnato rapidamente popolarità. “Una forte strategia tecnologica avanzata è fondamentale per tutti i produttori di veicoli e molte tecnologie innovative stanno rispondendo alle esigenze dei clienti“, ha dichiarato Kathleen Rizk, senior director of user experience benchmarking and technology di JD Power. Allo stesso tempo, Rizk riconosce che “i proprietari trovano alcune tecnologie poco utili e fastidiose“.

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