Terremoto Calabria: potenziamento del monitoraggio durante l’emergenza nel Cosentino

Entro 48 ore dal terremoto M. 5 a Pietrapaola, il gruppo operativo SISMIKO ha installato tre nuove stazioni sismiche
MeteoWeb

“A seguito di un forte terremoto, una sequenza sismica o un maremoto in area mediterranea, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) attiva l’Unità di Crisi per gestire in modo integrato e coordinato le attività di tutte le strutture operative coinvolte nell’emergenza in corso. Tra queste, un ruolo importante è ricoperto dai Gruppi Operativi (GO), che operano nel minor tempo possibile, spesso direttamente sul campo, seguendo protocolli operativi ben definiti per raccogliere dati utili alla migliore comprensione dell’evento in corso. Tra i GO, SISMIKO ha il delicato compito di installare, nel minor tempo possibile, una rete sismica temporanea a integrazione di quella permanente già presente nell’area interessata dalla sismicità, con l’obiettivo di migliorare il monitoraggio sismico dell’area epicentrale. Questo è esattamente ciò che è avvenuto dopo il terremoto di magnitudo MW 5.0 (M5.0) registrato il 1° agosto 2024 alle ore 21:43:19, a 3 km a ovest del comune di Pietrapaola (CS)“. E’ quanto riporta un articolo pubblicato sul blog INGVterremoti a cura del Comitato di Coordinamento del gruppo operativo SISMIKO.

“Pochi minuti dopo l’evento sismico, i coordinatori di SISMIKO si sono riuniti telematicamente e, tenendo conto della geometria della rete sismica permanente nell’area e dell’andamento della sismicità, è stato predisposto l’intervento per l’installazione della rete temporanea a cura del personale in turno del Servizio di reperibilità della Rete sismica Mobile attivo presso la sede INGV di Roma. Entro 48 ore dalla scossa principale, sono state installate tre nuove stazioni sismiche, in mappa identificate dalle sigle T1811,T1812, T1813, che hanno trasmesso immediatamente in tempo reale i dati al centro acquisizione INGV di Roma”, viene spiegato.

“Grazie al lavoro in emergenza dei reperibili informatici dell’INGV e alla collaborazione con il Laboratorio sismico dell’Università della Calabria (UniCal) e con il Dipartimento di Protezione Civile (DPC) sono state inserite nel sistema di sorveglianza sismica anche due stazioni della rete UniCal (sigle ROI, CMPN) e due stazioni della Rete Accelerometrica Nazionale (RAN; sigle ACR e RSN).  Questi dati contribuiscono al miglioramento della stima dei parametri ipocentrali e della magnitudo dei terremoti, calcolati dai sismologi di turno nell’ambito del servizio di sorveglianza sismica svolto presso la sala operativa di Roma”, continuano gli esperti di SISMIKO.

Nelle prossime settimane, “SISMIKO continuerà a monitorare l’area, garantendo una vigilanza costante e accurata. La rapidità e l’efficacia delle nostre azioni dimostrano come, anche nei momenti più difficili, la scienza e la tecnologia possano offrire un valido supporto alla gestione delle emergenze sismiche. Grazie a una stretta collaborazione tra enti e all’impiego di avanzate tecnologie di monitoraggio, siamo in grado di fornire informazioni tempestive e precise, contribuendo alla sorveglianza del territorio”.

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