Un tragico incidente si è verificato nella remota regione artica del Nunavut settentrionale, dove un tecnico della stazione radar è stato attaccato e ucciso da due orsi polari. L’uomo, impiegato presso la Nasittuq Corporation, stava svolgendo il suo lavoro in uno degli avamposti del North Warning System, una rete di difesa radar gestita per conto del governo canadese. L’episodio ha avuto luogo sull’isola di Brevoort, situata a sud-est dell’isola di Baffin.
Il tecnico ucciso dagli orsi polari
I colleghi della vittima sono intervenuti tempestivamente, riuscendo a neutralizzare uno dei due animali, ma purtroppo non in tempo per salvare il loro compagno. “Stiamo lavorando a stretto contatto con le autorità locali e le agenzie di regolamentazione per condurre un’indagine approfondita sulle circostanze in cui è avvenuto l’incidente“, ha dichiarato la Nasittuq Corporation in un comunicato ufficiale. L’azienda ha inoltre sottolineato che “la sicurezza e il benessere dei nostri dipendenti sono la nostra massima priorità e siamo profondamente impegnati a garantire un ambiente di lavoro sicuro.”
L’attacco, avvenuto la scorsa settimana, ha scosso la comunità locale e messo in luce la pericolosità della convivenza con la fauna selvatica in una delle regioni più remote del pianeta. Gli orsi polari, una specie iconica dell’Artico, sono noti per la loro forza e pericolosità, ma attacchi fatali agli esseri umani rimangono eventi estremamente rari. Tuttavia, casi recenti dimostrano che il rischio esiste: solo l’anno scorso, in un villaggio dell’Alaska, una donna e suo figlio di un anno sono stati uccisi da un orso polare.
Il Canada ospita circa 17.000 orsi polari, che rappresentano circa due terzi della popolazione mondiale di questa specie. Tuttavia, il cambiamento climatico e la conseguente riduzione del ghiaccio marino stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di questi predatori, spingendoli sempre più vicino alle aree abitate dall’uomo in cerca di cibo.
Questo incidente sottolinea la necessità di trovare un equilibrio tra la protezione degli esseri umani e la conservazione delle specie selvatiche in un ambiente in rapida evoluzione. Le autorità locali e la Nasittuq Corporation sono ora impegnate in un’indagine per comprendere meglio le circostanze che hanno portato a questa tragica perdita e per prevenire futuri incidenti simili.