Dopo il litorale laziale ora tocca a quello maremmano, i turisti sulle spiagge del grossetano si lamentano della presenza dei cani e minacciano azioni di protesta e lettere ai sindaci. Una polemica innescata proprio nella settimana di ferragosto quando la presenza dei turisti sulle spiagge italiane abbonda e proprio quando dai dati emerge che sono sempre meno le spiagge libere dedicate ai bagnanti con fido al seguito. Sulla singolare polemica interviene l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che da quasi vent’anni ogni estate promulga un decalogo con una serie di consigli e di diritti e doveri per i proprietari di cani proprio per garantire una civile convivenza in spiaggia tra proprietari di pet e gli altri bagnanti.
Le polemiche sui cani in spiaggia
“Premesso che il cane va tenuto in spiaggia non certo nelle ore più assolate ma in altri momenti della giornata e che deve stare sempre con il guinzaglio corto e vicino ai proprietari dobbiamo ammettere che questa polemica appare pretestuosa infatti sono pochi i fatti contestati – scrivono gli animalisti – e facilmente circoscrivibili e risolvibili, su fatto che i cani abbiano invaso le spiagge invece riteniamo che cosi non sia ed i numeri parlano chiaro. C’è poi la questione delle deiezioni che i proprietari devono raccogliere, quello che ci meraviglia è la protesta contro i cani di taluni e non contro gli umani sporcaccioni che lasciano i rifiuti in spiaggia creando problemi ben maggiori di qualche deiezione canina non raccolta. Ricordiamo – concludono gli animalisti – che sulle spiagge italiane vengono trovati in media 705 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia lineare. Il 40,2% di questi è rappresentato da 5 tipologie di oggetti: mozziconi, pezzi di plastica, tappi e coperchi in plastica, materiali da costruzione e demolizione e stoviglie usa e getta in plastica. E i responsabili non sono certo i cani“.