“Malgrado il clima estremo, gli interventi in vigna hanno avuto effetto. Abbiamo impiegato tecniche di lavorazione che si possono effettuare solo manualmente e che permettono di garantire una qualità eccezionale anche se a costi elevati,“: lo dichiara Sandro Bottega, imprenditore del vino a capo della storica azienda Bottega SpA di Bibano (TV), tra i leader in Italia per la produzione di Prosecco. “Nell’area del Prosecco, dopo le piogge persistenti e le temperature più basse della media nei mesi di maggio e giugno, il mese di luglio è stato caratterizzato da temperature molto alte. Al momento – continua Sandro Bottega – le uve stanno maturando bene, anche se il persistere di temperature molto calde potrebbe avere come conseguenza un rallentamento del processo di maturazione. Si prevede che la vendemmia si effettui intorno al 10 settembre. Va sottolineato che nel mese di giugno abbiamo comunque goduto per alcuni giorni di una forte escursione termica tra le ore diurne e le ore notturne, che ha agevolato lo sviluppo di sostanze aromatiche. Ne consegue che, anche grazie alle temperature alte di luglio e ai nostri interventi in vigna, si dovrebbe configurare un’annata di eccezionale qualità“.
“Nelle settimane a venire l’unico dato di rischio, ormai strutturale in ogni territorio vitivinicolo, è legato alle tempeste o in ogni caso ad agenti atmosferici estremi che nel territorio del Prosecco come in altre zone potrebbero causare una riduzione della produzione. Nei nostri vigneti – aggiunge Bottega – ormai da anni abbiamo reintrodotto la classica tecnica del “sovescio”. Si tratta di un inerbimento capillare di specie diverse, che contribuisce fortemente ad assorbire l’eventuale eccesso di acqua e a sviluppare la biodiversità. La vite, per poter dare il meglio di sé, necessita di armonia e di equilibrio, in questo caso quindi occorre intervenire e prevenire, preferibilmente con metodi naturali, quali per l’appunto il sovescio“.
“L’eccessiva calura di queste ultime settimane, per quanto ci riguarda, è stata in parte temperata dal fogliame più sviluppato che ha parzialmente protetto i grappoli dall’insolazione diretta sviluppata dai nostri agronomi con uno studio ad hoc per intervenire sulle piante e incrementarne la crescita frondosa. Ci aspettiamo un’annata di alto livello non solo per quanto riguarda la qualità, ma anche relativamente alla quantità. Sarebbe molto importante per l’intero mondo Prosecco avere una nuova annata con quantità adeguate sia perché il mercato degli spumanti lo richiede, sia perché il 2023 è stato particolarmente scarso,” conclude Sandro Bottega.