Violento terremoto in Giappone: feriti e tanta paura, gli esperti temono “megaterremoto”

Il Giappone ha una probabilità del 70% di essere colpito da un megaterremoto entro i prossimi 30 anni
MeteoWeb

Il Giappone è nuovamente sotto i riflettori per una serie di eventi sismici di forte intensità che stanno scuotendo il Paese. Ieri un potente terremoto 7.1 ha colpito la nazione, seminando paura tra la popolazione e provocando almeno 8 feriti. Si sono inoltre sollevate sollevato preoccupazioni tra gli esperti che temono l’arrivo di un “megaterremoto”, un sisma di proporzioni catastrofiche che potrebbe causare devastazioni senza precedenti.

Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha deciso di annullare un viaggio diplomatico programmato in Asia centrale. Kishida, che avrebbe dovuto recarsi in Kazakistan, Uzbekistan e Mongolia, ha dichiarato: “Come primo ministro con la massima responsabilità per la gestione delle crisi, ho deciso che dovrei rimanere in Giappone per almeno una settimana“. La decisione riflette la gravità della situazione, con la popolazione che esprime crescente ansia a seguito dell’allerta emessa dall’Agenzia meteorologica giapponese (JMA).

I terremoti, avvenuti al largo dell’isola meridionale di Kyushu, hanno causato lievi danni: semafori e auto hanno tremato, e piatti sono caduti dagli scaffali. Fortunatamente, non sono stati segnalati danni gravi. Tuttavia, la Fire and Disaster Management Agency ha confermato che 8 persone sono rimaste ferite, principalmente a causa di oggetti caduti.

Nonostante l’apparente tranquillità, gli esperti sono tutt’altro che rassicurati. Il Giappone, situato in una delle aree sismicamente più attive al mondo, ha una probabilità del 70% di essere colpito da un megaterremoto entro i prossimi 30 anni. Questo sisma, che potrebbe originarsi nella vasta fossa di Nankai al largo del Giappone orientale, potrebbe raggiungere una magnitudo di 8 o persino 9, con conseguenze devastanti lungo la costa pacifica del Paese. Le proiezioni indicano il rischio di circa 300mila morti e distruzioni di ampia portata.

La storia sismica della fossa di Nankai è già preoccupante. Grandi terremoti si sono verificati in passato, spesso in coppia, con magnitudo elevate. Tra i più noti vi è quello del 1707, che fino al 2011 deteneva il primato come il più forte mai registrato in Giappone. Questo evento sismico causò l’ultima eruzione del Monte Fuji. Successivi terremoti si verificarono nel 1854, 1944 e 1946, dimostrando la pericolosità di questa zona.

L’inizio del 2024 ha già visto un terremoto magnitudo 7.6 colpire la penisola di Noto, sulla costa del Mar del Giappone, causando 318 morti e ingenti danni a edifici e infrastrutture. Questo evento ha ulteriormente alimentato le paure per un possibile megaterremoto imminente.

La situazione in Giappone è tesa, con il ricordo ancora vivo del sisma di magnitudo 9 del 2011 che provocò lo tsunami e il disastro nucleare di Fukushima, causando la morte di 18.500 persone. Oggi, il Paese è più preparato che mai, ma la minaccia di un nuovo cataclisma è reale e costringe tutti a mantenere alta la guardia.

La JMA ha avvertito che la probabilità di nuovi forti terremoti è aumentata, ma ha anche sottolineato che ciò non significa necessariamente che si verificheranno. Tuttavia, con il rischio sempre presente di un megaterremoto, il Giappone continua a vivere nell’incertezza, preparandosi al peggio mentre spera nel meglio.

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