Il 1° settembre 1979 la sonda spaziale statunitense Pioneer 11 ha segnato un traguardo storico, diventando la prima missione umana a raggiungere Saturno. Dopo un viaggio di 6 anni nello Spazio, ha sorvolato il gigante gassoso a una distanza di appena 21mila km, offrendo agli scienziati una visione senza precedenti del pianeta e dei suoi enigmatici anelli.
Pioneer 11 ha trasmesso immagini e dati che hanno rivoluzionato la comprensione di Saturno. La sonda ha confermato l’esistenza di nuovi anelli e scoperto che alcuni di essi presentavano una struttura complessa e varia, con densità e composizione diverse. Inoltre, ha rilevato la presenza di un forte campo magnetico attorno al pianeta, simile a quello di Giove, ma più debole.
Tra le scoperte più affascinanti, Pioneer 11 ha identificato 2 nuove lune, Epimeteo e Giano, confermando così la complessità del sistema di satelliti di Saturno.
Questa missione ha aperto la strada a future esplorazioni del sistema solare esterno, ponendo le basi per le successive missioni Voyager e Cassini, che avrebbero continuato a svelare i segreti di Saturno e dei suoi numerosi satelliti. Pioneer 11 rimane una pietra miliare nell’esplorazione spaziale, simbolo della curiosità e dell’ingegno umano.