Agricoltura, Coldiretti avverte: “perdite da 8,5 miliardi”

Nelle prossime ore, Prandini ha annunciato che "scriveremo una lettera al Masaf soprattutto alla luce di quello che è accaduto in Emilia Romagna per chiedere l'immediata attivazione"
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Le difficoltà che affliggono il settore agricolo italiano, come siccità, alluvioni, maltempo, peste suina, lingua blu, peronospora del vino e granchio blu, hanno provocato danni superiori a “8,5 miliardi di euro“. È quanto dichiarato dal presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, in un’intervista al “Corriere della Sera”, dove ha evidenziato che tali perdite “si vanno a sommare ai 6,5 miliardi dello scorso anno e ai 6 miliardi del 2022“.

Le dichiarazioni di Prandini

Prandini ha sottolineato che “l’Europa deve avere un ruolo centrale e molto più coraggio rispetto al passato nell’affrontare i danni che le imprese agricole subiscono in Italia come in altri Stati membri“. In merito alla Politica Agricola Comune (Pac), ha spiegato: “l’impegno è quello di mantenere le stesse risorse ma è un grave errore: ora vale circa 387 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, mentre il Farm Bill statunitense è circa 1.400 miliardi di dollari in 10 anni (2025-2034)“.

Prandini ha insistito sulla necessità di “tempestività in termini di azione nei momenti di emergenza“. Riguardo allo stanziamento di 10 miliardi annunciato dalla presidente von der Leyen per le inondazioni, ha osservato che questi fondi andranno a Polonia, Romania, Austria e Repubblica Ceca e provengono da “fondi di coesione senza richiesta di cofinanziamento degli Stati per consentire maggiore flessibilità“. Tuttavia, ha aggiunto: “Ciò che l’Italia ha subito non è stato considerato e noi vogliamo la stessa possibilità“.

Nelle prossime ore, Prandini ha annunciato che “scriveremo una lettera al Masaf soprattutto alla luce di quello che è accaduto in Emilia Romagna per chiedere l’immediata attivazione“. Ha poi rimarcato che “deve però esistere una capacità di analisi fatta direttamente dagli organismi europei che, quando vanno a stanziare delle risorse, devono avere una mappatura rispetto a quello che avviene in tutti gli Stati membri“.

Infine, sui risultati del Dialogo sul futuro dell’Agricoltura Ue presentati da von der Leyen, Prandini ha commentato: “Abbiamo chiesto un cambio di passo significativo ed è positivo che per la prima volta si parli di distribuzione del valore all’interno della filiera con il riconoscimento della giusta dignità al lavoro agricolo. Ma non basta“.

Riguardo ai prossimi passi, ha concluso: “Rafforzeremo la nostra presenza a Bruxelles e il ruolo di Farm Europe per portare avanti gli interessi dell’Agricoltura del Sud Europa“.

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