Al Festival dell’Acqua di Firenze promosso il “Patto per l’Acqua”: in cosa consiste

Utilitalia e le imprese del servizio idrico hanno promosso il “Patto per l’Acqua” al Festival dell’Acqua di Firenze in corso in questi giorni. I dettagli
MeteoWeb

Il “Patto per l’Acqua” è il pacchetto di proposte che Utilitalia e i gestori del servizio idrico hanno deciso di promuovere per mettere al servizio del Paese le proprie competenze e capacità industriali. Il tema è stato al centro di un convegno nella seconda giornata di lavori del Festival dell’Acqua, in corso a Firenze. Esattamente 30 anni fa, con la Legge Galli, il legislatore nazionale indicò la frammentazione gestionale-territoriale del ciclo idrico e la non integrazione delle varie fasi dello stesso (acquedotto, fognatura e depurazione) come il maggiore ostacolo alla modernizzazione del sistema. Da allora il quadro è decisamente cambiato, con lo sviluppo di gestioni industriali che hanno favorito la crescita degli investimenti fino a 63 euro annui per abitante – dato che dovrebbe salire quest’anno fino a 70 euro – sia pur con marcate differenze territoriali: laddove la Legge Galli risulta ancora non attuata e il servizio idrico viene gestito direttamente dai comuni, gli investimenti medi si attestano ad appena 11 euro annui.

In questo contesto, aggravato negli ultimi anni dagli effetti dei cambiamenti climatici, il “Patto per l’Acqua” di Utilitalia mira a compiere ogni azione utile a sostegno di politiche nazionali di tutela ambientale e della risorsa, di resilienza delle reti e dei sistemi di approvvigionamento, per garantire ai cittadini universalità e qualità dei servizi offerti e gestioni all’altezza delle future sfide. “Attraverso questa iniziativa – spiega il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini – le aziende che hanno operato e reso possibile la crescita del comparto in questi anni si sono impegnate a fare un passo avanti per garantire investimenti adeguati alle sfide del climate change e hanno chiesto al Governo di accompagnare questo percorso, fondamentale affinché anche i territori senza gestore integrato possano crescere”.

Nell’ottica di Utilitalia, per poter dispiegare la piena efficacia del Patto, all’impegno delle imprese vanno affiancate 4 azioni di riforma tese alla riduzione della frammentazione, all’introduzione di parametri di verifica gestionale, al consolidamento industriale del settore e a un approccio integrato tra i diversi usi dell’acqua.

Superare le gestioni in economia

  • Completare l’immediato trasferimento delle funzioni alle Regioni e garantire il mantenimento delle stesse per tutta la durata dell’affidamento.
  • Le Imprese si impegnano a intervenire a supporto dei territori ancora non gestiti a livello industriale.

Rafforzare le capacità gestionali

  • Introdurre un chiaro processo di verifica periodica della qualità e dell’efficienza della gestione e della capacità di finanziamento e di realizzazione degli interventi, sulla base dei parametri ARERA.
  • Le Imprese si impegnano a mettere le proprie competenze a disposizione di enti e gestori per garantire ai cittadini servizi di qualità.

Favorire le aggregazioni

  • Facilitare i processi di aggregazione tra aziende mettendo al centro la gestione ottimale della risorsa idrica.
  • Le imprese si impegnano a consolidare le capacità industriali e gestionali per elevare il complessivo livello di investimenti e di qualità del servizio.

Sostenere un approccio integrato

  • Abilitare la gestione industriale delle Imprese del SII, in coordinamento con gli altri settori, fino alle infrastrutture a servizio dei diversi usi della risorsa, da quello agricolo a quello dell’industria.
  • Le Imprese si impegnano a realizzare e rafforzare le infrastrutture necessarie al riuso delle acque, alla gestione sostenibile delle acque meteoriche, al recupero di energia e di materia, al drenaggio urbano e agli invasi ad uso plurimo.

Condividi