Una perturbazione di origine atlantica scatenerà la prima, forte ondata di maltempo autunnale sull’Italia, provocando forti temporali, piogge abbondanti e forti raffiche di vento, con il rischio di alluvioni lampo, grandine grossa e tornado. Protezione Civile e Aeronautica Militare hanno già lanciato le loro allerte meteo. Anche il servizio PRETEMP evidenzia la violenza del maltempo che domani si abbatterà sul nostro Paese.
Per domani, giovedì 5 settembre, PRETEMP emette una previsione di pericolosità di livello 2 per Campania, Lazio, Toscana tirrenica, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino, Lombardia e Piemonte settentrionale. Pericolosità di livello 2 per forti piogge concentrate, grandinate di medie o localmente grosse dimensioni, forti raffiche di vento convettive (wet downburst) e rischio di fenomeni vorticosi, sia di natura mesociclonica che non.
Ecco i dettagli delle previsioni meteo di PRETEMP valide per tutta la giornata di domani.
Livello 2: Costa Azzurra, Liguria e alta Toscana
“Su queste zone gli effetti di un’avvezione di vorticità in quota e il transito di un ramo frontale freddo favoriranno profili termodinamici fortemente instabili (MLCAPE>3000-3500 J/kg), molto umidi (PWAT>45-50 mm) e caratterizzati da scarso o assente CIN innescando, fin dalle prime ore della giornata, estesi sistemi alla mesoscala, in prevalenza del tipo MCS/MCS V-Shaped in un ambiente con shear non eccessivo (DLS <15-20 nodi) e a evoluzione leggermente più lenta, con gli ultimi più probabili lungo un boundary di basso livello tra flussi da SE e SW già dal primo mattino. Pertanto le maggiori criticità potranno derivare dagli eccessi di pioggia (livello 2), mentre un livello 1 appare più indicato per grandine di piccole o medie dimensioni, forti raffiche di vento convettive e fenomeni vorticosi, principalmente trombe marine tra le coste liguri e dell’alta Toscana”, affermano da PRETEMP.
Livello 2: Resto della costa tirrenica, e relativo entroterra, fino all’intera Campania
“In questo caso l’ambiente sarà simile alle zone sopra indicate, ma con maggiore shear (DLS >35-40 nodi) che renderà più probabili MCS/supercelle con evoluzione leggermente più veloce. Di conseguenza si attendono eventi precipitativi anche importanti (rischio flash flood), grandinate anche di medie dimensioni e wet downburst di forte intensità (livello 2). Inoltre, la probabile strutturazione di un getto di basso livello parallelo alle linee di costa potrà favorire sistemi particolarmente severi causa un incremento dello shear direzionale nei bassi livelli. Sul Tirreno centrale la previsione di odografi stirati e leggermente curvi già dalla bassa troposfera dovrebbero favorire sistemi più rapidi con propagazione che in una seconda fase potrà seguire le aree di maggior instabilità, quindi verso ESE o SE laddove sono attesi valori di CAPE anche oltre i 4000 J/Kg, bassi livelli di LCL e LFC concomitanti ad un flusso da SE di basso livello che incrementerà i parametri di shear direzionale rendendo probabile la formazione di supercelle sulle estremità dei cold pool prodotti dagli eventuali MCS”¸si legge.
“Aumenti locali di SREH associati a bassi LCL ed elevati valori di 0-3 km CAPE (>250 J/Kg) non escludono la possibilità di tornado o trombe marine mesocicloniche. Possibili anche grandinate di medie dimensioni (livello 2) specie in presenza di supercelle. Nelle aree appenniniche incluse in questo livello, perderà di importanza l’effetto dello shear di basso livello, con prevalenza di forti piogge concentrate (livello 2), grandine di piccole o medie dimensioni ma anche abbondante, e colpi di vento (livello 1). La suddetta dinamica potrà interessare, sebbene attenuata e con minore persistenza, la Corsica, la Sardegna, la Sicilia settentrionale, la Calabria e la Puglia, specie quella interna. In particolare, sull’area pugliese potranno riprendere vigore ambienti con shear più favorevole, aumentando le potenzialità per grandine di maggiori dimensioni, raffiche di vento lineari e fenomeni vorticosi”, spiegano gli esperti di PRETEMP.
Livello 2: Ferrarese, pianure del Veneto, del Friuli e della Lombardia orientale
“Su queste aree un moderato flusso da ESE apporterà masse d’aria particolarmente umide e quindi molto instabili (alti valori di Theta-E). In particolare, sulla parte più orientale della pianura veneta e sul Ferrarese è attesa la confluenza nei bassi livelli, già dalla mattinata, tra correnti da ESE o da SE e flussi nord-orientali originati da un getto di barriera alpino, e potranno quindi innescarsi sistemi complessi (QLCS e isolate supercelle sui vertici meridionali) in particolare prima dell’avvento da SW dell’asse di saccatura in quota quando si avranno i massimi di diffluenza e vorticità ciclonica in media e alta troposfera. Il flusso sud-orientale marittimo favorirà alti valori di CAPE (>1500-2000 J/kg) e bassi livelli di LCL-LFC favorendo convenzione estesa e persistente con linee multicellulari anche multiple. Lo shear, specie DLS, più contenuto e una più debole intrusione secca in media troposfera dovrebbe sfavorire la formazione di cold pool spessi e particolarmente freddi mantenendo il triggering lungo il suddetto boundary di basso livello”, viene spiegato.
“Tuttavia, in previsione di bassi livelli di condensazione, di medio e localmente alto shear direzionale annesso ad elicità nei bassi livelli, e CAPE 0-3 km >300 J/kg è da considerare il possibile innesco di sistemi supercellulari ed eventuali tornado, segnatamente tra alto Ferrarese, Delta del Po, coste e immediato entroterra del Veneto (livello 2), sia di tipo mesociclonico (in caso di supercelle) o da mesovortex/bookend vortex (QLCS). Per grandine di piccole dimensioni e raffiche di vento lineari varrà un livello 1, mentre sulle aree più esposte al flusso marittimo non è sottovalutare un rischio di piogge eccessive (flash flood, livello 2)”.
Livello 2: Fascia alpina e prealpina
Infine, gli esperti di PRETEM evidenziano che “su queste zone la forzante orografica sarà prevalente, in particolare sui settori del Triveneto e tra quelli occidentali lombardi e piemontesi, laddove sono attesi accumuli di pioggia anche elevati (localmente >150 mm nella giornata) sufficienti per un livello 2 con rischio di flash flood causa afflusso di masse d’aria molto umide e caratterizzate da elevati valori di Theta-E e acqua precipitabile che confluiranno dalla Pianura Padana con il barrier jet orientale. La maggiore persistenza dei fenomeni sarà favorita dallo sbarramento orografico con sistemi convettivi pulsanti ad elevata densità. Un livello 1 è stato attribuito per grandinate di piccole dimensioni e raffiche di vento convettive (wet downburst)”.
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