Secondo le ultime proiezioni dei principali modelli meteorologici, tra cui il prestigioso ECMWF, il mese di settembre sull’Italia si concluderà con condizioni atmosferiche prevalentemente serene e stabili su gran parte del territorio. Tuttavia, questo periodo di tranquillità potrebbe presto lasciare spazio a un importante cambiamento climatico. Una significativa perturbazione, alimentata da correnti fredde di origine polare, è infatti prevista in discesa dal Mare del Nord verso il Mediterraneo centrale. L’arrivo di aria fredda in contrasto con le temperature ancora calde delle acque italiane potrebbe provocare lo sviluppo di fenomeni atmosferici intensi, con la possibilità di nubifragi e grandinate localizzate.
La giornata di mercoledì 2 ottobre sembra essere particolarmente a rischio, con il Centro-Nord dell’Italia che potrebbe affrontare precipitazioni eccezionali. In alcune aree, si stimano accumuli di pioggia che potrebbero raggiungere o superare i 150 mm in poche ore, corrispondenti a valori che solitamente si registrano in un mese intero.
Con il progressivo spostamento del fronte perturbato verso sud, a partire da giovedì 3 ottobre, le condizioni di maltempo più severe si trasferiranno anche verso le regioni meridionali e le isole maggiori. Oltre alle precipitazioni intense, è previsto un brusco abbassamento delle temperature, con valori che scenderanno al di sotto delle medie stagionali, specialmente nelle zone interessate da piogge più persistenti.
Un altro aspetto rilevante riguarda la possibilità di nevicate a quote relativamente basse, considerando il periodo dell’anno. L’afflusso di aria polare potrebbe infatti riportare la neve sulle montagne italiane, un evento piuttosto raro per l’inizio di ottobre.
In conclusione, il periodo di stabilità atmosferica sarà seguito da un marcato peggioramento delle condizioni meteo, con piogge abbondanti, un deciso calo termico e fenomeni potenzialmente violenti, tra cui nubifragi e grandinate. Particolare attenzione sarà necessaria nelle regioni più esposte, dove i contrasti tra le masse d’aria fredda e le alte temperature marine potrebbero favorire lo sviluppo di eventi atmosferici estremi. Il monitoraggio costante della situazione sarà fondamentale, poiché mercoledì 2 e giovedì 3 ottobre rappresenteranno giornate cruciali per gran parte del Paese. L’instabilità atmosferica potrebbe prolungarsi fino alla fine della prima settimana di ottobre, con ulteriori episodi di maltempo e temperature inferiori alla norma.
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