Ci siamo. Domani arriva sull’Italia la prima irruzione fredda della stagione, e già ci sembra strano soltanto scriverlo così presto, nella prima metà di settembre, mentre fino alla scorsa settimana parlavamo di gran caldo e temperature oltre i +35°C, addirittura sabato e domenica è stato un weekend tipicamente estivo al Sud con le spiagge gremite di bagnanti. Uno scenario, quest’ultimo, molto più caratteristico di questo periodo dell’anno rispetto a quanto succederà nei prossimi giorni: un capovolgimento clamoroso, un contropiede dell’inverno che quest’anno batte il primo colpo con eccezionale anticipo.
Sarà un’irruzione molto precoce, e parliamo di scenari invernali a ragion veduta. Le mappe confermano i dati già anticipati nei giorni scorsi: sabato 14 settembre, nel momento clou del freddo, le temperature piomberanno oltre 10°C sotto le medie del periodo un po’ in tutt’Italia. E in pianura Padana, dopo il foehn che il giorno prima avrà ripulito il cielo e abbassato l’umidità, si potrebbero determinare le condizioni per temperature minime a una cifra come se fossimo già a metà ottobre.
A preoccupare di più, oltre il freddo che sarà comunque relativo (siamo pur sempre nella prima metà di settembre!), è ovviamente il maltempo. Che sarà estremo, ancor di più rispetto a quello già molto intenso dei giorni scorsi con numerosi tornado, violenti nubifragi e alluvioni-lampo in varie zone del Paese.
Si inizia subito con fenomeni estremi nella serata odierna, ancora una volta al Nord/Est, tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, con forti temporali prefrontali in pianura e possibili altri rovesci con oltre 100mm di pioggia, analogamente a quanto accaduto la scorsa notte a Nervesa della Battaglia. Attenzione ai fenomeni estremi in quest’area, mentre il fronte freddo si abbatterà sul versante settentrionale delle Alpi colpendo duramente Francia, Svizzera, Germania e Austria con le prime nevicate in quota sull’arco alpino:
Allerta Meteo per domani, giovedì 12 settembre
Domani, giovedì 12 settembre, sarà la giornata dell’irruzione fredda polare marittima sull’Italia. Ma prima che arrivi il freddo, tutte le criticità saranno rispetto al maltempo. Nella notte e nel corso della mattinata avremo temporali violentissimi al confine tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia: parliamo di oltre 200mm di pioggia che potranno determinare una pesantissima alluvione proprio nelle zone di confine, coinvolgendo quattro Paesi. Principalmente Italia e Slovenia, con forti temporali anche in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Trentino Alto Adige, ma in modo estremo (seppur minore) anche Austria e Croazia. Eloquente la mappa del modello Moloch del CNR-ISAC con le precipitazioni previste per la notte e la mattinata di domani, appunto con un epicentro del maltempo più cattivo proprio al confine Italia-Slovenia:
Nel pomeriggio-sera il maltempo persisterà nel cuore della pianura Padana ma, ancora una volta, i fenomeni peggiori saranno al Nord/Est, con altri 100mm di pioggia nelle zone già alluvionate al confine Italia-Slovenia. Intanto, il fronte freddo si sposterà al Centro/Sud con forti temporali in Sardegna, sul mar Tirreno, su Lazio e Campania.
Attenzione al pomeriggio-sera: è proprio questa la fase in cui inizierà il crollo termico. In cui l’aria fredda raggiungerà l’Italia da Nord, determinando un brusco calo delle temperature. Sulle Alpi avremo una vera e propria “bomba” di neve, soprattutto al Nord/Est, al confine tra Italia, Austria e Slovenia, dove dai 1.500 metri in su cadrà oltre un metro di neve fresca, in una stagione storica per i ghiacciai. La neve in primavera hanno battuto i record di abbondanza almeno degli ultimi 30 anni, e adesso sta tornando subito copiosa già nella prima metà di settembre. E se gli accumuli abbondanti saranno in montagna, la neve comparirà anche a valle, fino a 800–900 metri in Italia e nei settori meridionali delle Alpi ma addirittura fino a 500–600 metri nei versanti settentrionali, tra Svizzera, Austria e Germania.
Rispetto al maltempo in arrivo nelle prossime ore, anche il Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare ha già lanciato un pesantissimo bollettino di allerta meteo, in attesa di quello in uscita nel pomeriggio della Protezione Civile:
E non è finita qui. Tra venerdì 13 e sabato 14 settembre il maltempo si sposterà al Centro/Sud. La neve cadrà anche sull’Appennino: in Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, fino a 1.600/1.700 metri di quota. E nevicherà anche sull’Etna, in Sicilia, oltre i 1.900 metri di altitudine. Farà un freddo che, in modo particolare all’estremo Sud, è totalmente insolito per questo periodo dell’anno, con temperature minime fino a +16/+17°C persino sulle coste della Sicilia, dove le massime nel weekend si fermeranno sotto i +23/+24°C, come se fossimo già a fine ottobre o inizio novembre.
E questa situazione, seppur con gli aggiustamenti del caso e una ovvia alternanza meteorologica, proseguirà anche la prossima settimana con il moto retrogrado della goccia fredda dai Balcani verso l’Italia e la persistenza di freddo anomalo (seppur meno intenso rispetto al weekend) e forte maltempo in modo particolare sulle Regioni Adriatiche e al Sud (ma non solo, avremo altre piogge e temporali anche al Nord). Di questo parleremo meglio nei prossimi aggiornamenti.
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