Allo Spallanzani torna la Notte europea dei Ricercatori

Anche allo Spallanzani la Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici: appuntamento il 27 settembre
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Si rinnova l’appuntamento con “La Notte europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici” all’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS. Si tratta di un appuntamento importante, di grande fascino e significato, che nasce con l’obiettivo di avvicinare l’opinione pubblica, i cittadini e le nuove generazioni alla Ricerca, un mondo spesso considerato chiuso, impenetrabile, per soli addetti ai lavori. Aderendo al progetto di “Frascati Scienza” “LEAF – heaL thE plAnet’s Future“, il 27 settembre dalle 19 alle 24 lo Spallanzani aprirà le porte a studenti e cittadini per farli entrare appunto nel mondo della Ricerca presentando in modo semplice e accattivante le attività, specificità ed eccellenze che caratterizzano l’Istituto.

Con l’obiettivo di comunicare la Scienza in modo divertente e accessibile a tutti, di divulgare le competenze che contraddistinguono l’Istituto nella lotta alle malattie infettive e di avvicinare i bambini e i ragazzi in età scolare alla ricerca scientifica, i ricercatori dello Spallanzani hanno pensato e organizzato ben 28 eventi di tipo virologico, microbiologico, immunologico, clinico ed epidemiologico fino ad arrivare all’intelligenza artificiale, in cui il pubblico sarà il protagonista partecipando attivamente. Si tratta di eventi per tutte le età, dai 3 anni in su. Infatti sono previsti laboratori per bambini; sarà possibile visitare i laboratori, partecipare ad esperimenti scientifici, osservare cellulare, virus e batteri al microscopio; si parlerà ai ragazzi e con i ragazzi di Infezioni Sessualmente Trasmissibili; sarà possibile interfacciarsi con l’intelligenza artificiale. E ancora, saranno mostrate e spiegate le tecniche di rianimazione e sarà simulato, insieme all’Aeronautica militare e all’Ares 118, l’arrivo e gestione di un paziente con malattia altamente contagiosa.

Presentando l’iniziativa, il Direttore scientifico dello Spallanzani, Enrico Girardi, ha spiegato: “Il nostro Istituto, a partire dal 2020, ha prodotto uno sforzo eccezionale nel campo della ricerca e dell’assistenza per contribuire a rispondere a un’emergenza sanitaria mondiale. Oggi vogliamo mostrare come, anche in tempi ‘normali’, la ricerca e l’innovazione possono migliorare la salute della popolazione e contribuire a proteggerla da nuove minacce. Di recente nell’opinione pubblica la considerazione della scienza oscilla tra due estremi: da una parte c’è chi pensa che la scienza fornisca verità assolute che devono necessariamente guidare i nostri comportamenti, dall’altra c’è chi vede gli scienziati come una sorta di casta che vuole imporre verità precostituite limitando la libertà dell’individuo. Quella che noi vorremmo presentare in questa iniziativa è invece una visione della ricerca come pensiero critico che non si ferma alle verità condivise e che cerca sempre nuove strade. Questo nella coscienza che ogni avanzamento è destinato a essere superato da nuove scoperte ma anche che può essere tradotto in nuovi strumenti che possono migliorare la vita di tutti“. Per il Commissario straordinario dell’INMI, Cristina Matranga, “lo Spallanzani è un grande Istituto che tutti hanno imparato a conoscere in epoca COVID, le sue potenzialità nel mondo della ricerca e dell’assistenza sono straordinarie e sono felice di poter cogliere questa occasione per rendere questa consapevolezza ancora più diffusa tra i cittadini e nel mondo delle scuole. È inoltre un’occasione da cogliere per consentire ai bambini e ai ragazzi di esplorare precocemente le proprie attitudini e i propri interessi“.

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