In provincia di Ravenna sono 634 le persone evacuate o sfollate a causa dell’alluvione che ha travolto questa parte dell’Emilia Romagna. Il Comune capoluogo intanto revoca le ordinanze emesse la scorsa notte di invito alla popolazione in destra e sinistra dei fiumi Lamone e Montone e a quella di Santerno e Piangipane di recarsi ai piani alti. Resta invece in vigore l’ordinanza di evacuazione totale per i residenti nel perimetro delineato dalla strada provinciale 24, via Basilica, da via Reale-statale16, dal confine comunale e dal canale destra Reno, a nord del territorio di Ravenna, dove permane il rischio di tracimazione del canale Fosso Vecchio. Il Pala De Andrè di Ravenna resta, quindi, aperto come punto di accoglienza.
Sul territorio provinciale continuano le operazioni di evacuazione nei Comuni più colpiti. Delle 634 persone evacuate in via preventiva o sfollate a seguito degli eventi estremi, 180 sono di Ravenna e altrettante di Lugo, 63 a Casola Valsenio, 60 a Bagnacavallo, 58 ad Alfonsine, 40 a Brisighella, 30 a Russi, 13 a Fusignano e 10 a Conselice. Continuano anche le ricerche per le due persone che risultano disperse a Traversara di Bagnacavallo in seguito alla rottura della sponda sinistra del fiume Lamone. Al momento, tuttavia, non risulta alcuna denuncia di scomparsa.
Per quanto riguarda le linee ferroviarie, resterà chiusa fino a domani alle 5 la Ravenna-Ferrara mentre la linea Ravenna-Castel Bolognese è interrotta tra Russi e Lugo. Sono aperte le linee Rimini-Bologna e Ravenna-Bologna. Resteranno chiuse in tutti i Comuni anche per domani le scuole e l’Università.
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