Alluvione Emilia Romagna, Ciciliano: “l’emergenza non è finita, situazione più critica a Traversara”

Punto stampa sull’alluvione in Emilia Romagna, il Presidente Priolo: “chiederemo lo stato di emergenza”
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MeteoWeb

L’emergenza non è assolutamente finita, deve continuare a essere monitorata finché il mare non raccoglierà le acque”. Lo ha detto il Capo Dipartimento della Protezione civile, Fabio Ciciliano, parlando a Bologna in un punto stampa della situazione dell’alluvione in Emilia Romagna. Insieme a lui, il Presidente dell’Emilia Romagna Irene Priolo. “Le condizioni meteo evolvono a una riduzione dei fenomeni legati alle cattive condizioni”, ha spiegato Ciciliano. La perturbazione “si sta spostando verso sud e verso est, sta lasciando il versante settentrionale della catena appenninica”, ma “ci sono gli effetti delle cumulate che si stanno spostando verso valle”.

Confermati i due dispersi a Traversara, frazione di Bagnacavallo: la loro abitazione è “collassata a causa dell’acqua”. “Il sindaco – riferisce Ciciliano – era andato fisicamente ad evacuare quella zona, abbiamo una comunicazione in questo senso del prefetto di Ravenna. Ovviamente sono in corso le ricerche“. Pare dunque che i due dispersi non avessero accettato di lasciare la frazione, circa 500 residenti.

Gli interventi a Traversara, coinvolta dalla rottura dell’argine del Lamone, sono ancora in corso, “anche perché la corrente non permette di intervenire con mezzi anfibi“, spiega Priolo. Per questo sono entrati in azione gli elicotteri. Quella di Traversara “è la situazione più critica, dove si è rotto l’argine per la forte pressione dell’acqua“, informa Ciciliano. Particolare attenzione viene riservata anche a Lugo, sempre nel Ravennate. Il numero uno della Protezione civile spiega che per l’ospedale di Lugo si sta valutando anche l’ipotesi di “spostare i pazienti e mettere ai piani più alti le tecnologie sanitarie”.

“Il sistema di allerta meteo ha funzionato”

Ciciliano sottolinea “l’efficacia e l’efficienza del sistema di allerta meteo. Non abbiamo registrato per ora nessuna perdita legata a fenomeni di allerta meteo”, mentre la vicenda dei due dispersi è “legata al crollo della casa e non all’allerta meteo“. Per Ciciliano, “i sindaci hanno fatto ciò che andava fatto, hanno fatto le ordinanze di sgombero, in alcuni casi sono andati in giro personalmente a chiedere di evacuare le case abitate. È una cosa che va sottolineata, ringrazio i sindaci perché non è scontato“.

Priolo: “a Traversara abitanti quasi tutti evacuati”

A Traversara, gli abitanti sono stati quasi tutti evacuati, ma alcuni sono ancora presenti nelle abitazioni. Tuttora sono in corso interventi con i Vigili del Fuoco, con gli elicotteri, finché ci sarà luce, perché ora le correnti sono troppo forti per utilizzare i mezzi anfibi”. Così il Presidente dell’Emilia Romagna, Irene Priolo, specificando che “il Lamone ha fatto un picco di piena molto alto, molto prolungato e per molte ore”.

Per quanto riguarda Lugo, sta transitando la piena di Cotignola, per cui stiamo intervenendo insieme all’amministrazione comunale per porre in essere tutti gli interventi necessari per la popolazione. Per quanto riguarda l’intervento recente, stiamo facendo le valutazioni di propagazione di piena per comprendere insieme a sistema consortile e per capire come portare va le acque“, ha detto Priolo, rispondendo a chi le chiedeva come si sta evolvendo la situazione a Lugo e a Bagnacavallo.

“Chiederemo lo stato di emergenza”

La stima dei danni? No, stiamo ancora facendo assistenza alla popolazione, siamo ancora in soglia rossa e abbiamo ancora il picco di piena che deve transitare in tutti i territori ed è assolutamente presto fare la stima dei danni”, ha affermato Priolo, rispondendo a chi le chiedeva se è già stata fatta una stima dei danni. Chiederemo lo stato di emergenza, perché Figliuolo è Commissario alla ricostruzione e noi, invece, siamo in uno stato d’emergenza. I Comuni devono lavorare sulle somme urgenze, devono fare l’assistenza alla popolazione e abbiamo bisogno di avere gli strumenti operativi. Nella telefonata, stamattina, del Ministro Musumeci c’è stata la disponibilità ad andare in questa direzione, ecco perché sono rimasta stupita della conferenza stampa successiva che ha avuto un tono completamente diverso dalla disponibilità che avevo riscontrato la mattina stessa”, ha detto ancora Priolo.

“Il Commissario Figliuolo mi ha detto che, se abbiamo bisogno, la prossima settimana viene, noi è ovvio che dobbiamo gestire l’emergenza. Stiamo già valutando alcuni provvedimenti che firmerò come Presidente facente funzioni perché, esattamente come un anno fa, abbiamo bisogno di attivare le ordinanze per tornare il prima possibile alla normalità“, spiega Priolo. “In ogni caso – aggiunge – ovviamente il Commissario è il benvenuto, gli ho chiesto comunque di fare un incontro perché è evidente che l’ambito territoriale su cui interveniamo in emergenza è un ambito di cui lui è Commissario alla ricostruzione. Dovremo condividere come muoverci nel modo più appropriato anche perché, negli altri corsi d’acqua, le tracimazioni e le rotture non sono avvenute dove si erano verificate nel 2023″.

La richiesta di stato di emergenza “la manderemo già oggi“. A questo punto “speriamo che il Governo, visto che il Ministro era stato estremamente disponibile, emetta il prima possibile la dichiarazione, perché noi abbiamo bisogno di correre”, ha aggiunto.

Sfollati

A proposito degli sfollati, il conteggio fornito la scorsa notte è destinato a cambiare rapidamente: da un lato infatti gran parte degli evacuati in via precauzionale tornerà stanotte nelle proprie abitazioni, mentre si aggiungeranno nuovi evacuati dalle zone colpite dagli straripamenti. “I numeri? Tra i 1.000 e i 1.500, non è un numero che sta crescendo ma ora dovremo fare il punto con tutti i Comuni. Dove non abbiamo avuto rotture, come a Bologna, rientreranno in casa praticamente tutti, tranne probabilmente nella situazione di Pianoro”, ha concluso Priolo.

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