Alluvione Emilia Romagna: esondano Senio, Zena e Idice, evacuazioni a Bologna e Faenza | LIVE

Iniziata l'alluvione in Emilia Romagna: grave innalzamento dei livelli dei fiumi, si registrano esondazioni e frane
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Il maltempo prosegue senza sosta sull’Emilia Romagna, con piogge incessanti che da ieri hanno portato alcune località appenniniche a superare i 300mm di pioggia, dando origine ad una nuova alluvione. Iniziano ad esondare i corsi d’acqua, mentre si moltiplicano le frane sull’Appennino. Ci sono anche zone senza luce e linee telefoniche tra Appennino forlivese e ravennate, come segnala la pagina Facebook “Emilia Romagna Meteo”. La macchina dei soccorsi è già in moto e sono già stati condotti numerosi salvataggi.

Si registra un grave innalzamento dei livelli dei fiumi Montone, Marzeno, Senio, Savena e Idice. Il fiume Montone a Castrocaro (FC) è oltre la soglia rossa. Avvisi diramati dalla Protezione Civile lungo le zone di Cesena che costeggiano il fiume Savio: “è prevista una piena del Savio nelle ore notturne. Per precauzione si invita la popolazione a non recarsi per alcun motivo nei piani seminterrati e ad allontanare i veicoli dal fiume”. “E’ possibile che arrivi una piena, anche se non sappiamo quanto pericolosa“, ha affermato il sindaco di Cesena e Presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca. “Vista l’allerta rossa e attesa una piena, per chi sta vicino al fiume il consiglio è di non rimanere e non andare nel piano interrato. E chi ha le auto in strada o nei garage, le allontani dal fiume“. In pianura, dove oggi la pioggia ha fatto danni, ora “i fossi stanno scolmando“, ma le piogge “che colpiscono la valle del Savio e l’Appennini continueranno anche intense nella notte e domani fino alle 12, quando poi a scemeranno: quindi le prossime 20 ore sono decisive”, è il resoconto di Lattica. Il Savio, sottolinea “non ha visto il superamento delle soglie di guardia. Ma abbiamo di fronte le ore della notte, quindi faccio informazione di cautela”.

Il fiume Senio è esondato alla diga di Steccaia, nel Comune di Castel Bolognese (Ravenna). Il colmo di piena si sta dirigendo verso il centro abitato. Il sindaco Luca Della Godenza rinnova l’appello a salire ai piani alti delle abitazioni, a non uscire di casa e a non andare negli scantinati. “Massima allerta“, aggiunge il sindaco.

Segnalate frane ed esondazioni dello Zena e dell’Idice a monte del territorio comunale di Ozzano Emilia, nel Bolognese, con conseguenti interruzioni delle strade. Il sindaco Luca Lelli avvisa che “la notte si annuncia complicata. Anche se ora piove moderatamente dovrebbe aumentare nel corso della notte e della mattina di domani con momenti particolarmente intensi”. Il tutto andando a sommarsi a piogge che oggi sono state particolarmente forti nella parte più alta dell’Appennino: “i fiumi ‘lunghi’ stanno quindi scaricando adesso e il momento peggiore sarà proprio nella notte”, avverte ancora Lelli, rinnovando l’invito a evitare spostamenti “in particolare verso le zone già colpite” e a stare a “distanza di sicurezza dai corsi d’acqua”.

Il torrente Zena è esondato in più punti nel centro di Botteghino di Zocca – Pianoro: l’acqua ha attraversato la strada, SP36 Via Zena, ed è entrato nei cortili delle case popolari e nella Trattoria, secondo quanto riporta “Emilia Romagna Meteo”. “Continuiamo a spalare acqua che continua ad entrare, una cosa veramente immane. È peggio dell’altra volta”. È il racconto di una famiglia alle prese a Botteghino di Zocca. Stavolta c’è quasi più acqua rispetto all’alluvione del 2023, raccontano mentre si cercano sacchi di sabbia; ma è già difficile raggiungere i vicini di casa. Intanto, il Comune di Pianoro fa sapere su Facebook che al Palazzetto dello Sport di Pianoro Nuovo, in via Nazionale 106/2, viene allestito un punto di accoglienza per coloro che verranno evacuati e non hanno alternative per poter pernottare in un luogo sicuro.

Evacuazioni a Faenza e Bologna

Anche a Faenza, come a Castel Bolognese, “nelle ultime ore la situazione ha subito un rapido peggioramento Durante la notte è atteso il passaggio delle piene del torrente Marzeno e dei fiumi Lamone e Senio”. Così il sindaco di Faenza, Massimo Isola, in una comunicazione ai cittadini, sui canali social del Comune. “A titolo precauzionale e a tutela della incolumità della cittadinanza, dispongo da subito che tutta la popolazione alluvionata a maggio 2023 si rechi ai piani più alti del proprio edificio. Quando questo non è possibile, evacuate ora recandovi presso amici o parenti o presso il Pala Bubani di Faenza“, raccomanda il primo cittadino. La situazione “è complessa” con un torrente e due fiumi “che stanno arrivando con le piene dato che i livelli idrometrici sono alti. Aspettiamo la piena, anzi le piene, ha detto il sindaco Massimo Isola in due interviste, a Rai news e poi a Chi l’ha visto. A chi gli chiede se non si poteva fare di più dopo quanto accaduto proprio a Faenza e in Romagna poco più di un anno fa, risponde: “abbiamo fatto tanto, come un muro di 300 metri, abbiamo rifatto gli argini, investito milioni di euro sulle strutture arginali”. Ci sono poi i progetti “che abbiamo candidato ai fondi commissariali che però non sono ancora stati finanziati. Alcune azioni si potevano fare prima, se avessimo avuto un timing più serrato – ammette, aggiungendo che – però molto abbiamo fatto”.

Dopo l’ultimo aggiornamento ricevuto dalla Protezione Civile regionale, a causa dell’allerta meteo e del protrarsi delle piogge persistenti, si sta verificando in particolare un innalzamento del livello del torrente Savena tale da far prefigurare nella notte una sua possibile importante criticità. Il Comune di Bologna ha quindi emanato un’ordinanza di evacuazione degli edifici in zona San Ruffillo-Lungosavena. In particolare per chi abita in via Bosi (tutti i civici), via Pietro d’Anzola (tutti i civici), via Toscana (civici 157, 159, 161, 209, 211, 213 e dal civico 175 al civico 181), via del Paleotto (ai civici dispari dal’1 al 9/4). In queste strade è quindi necessario evacuare le abitazioni. Polizia locale e Forze dell’ordine stanno informando i residenti. Quelli che non avessero alternative per pernottare in luogo sicuro, possono telefonare alla centrale operativa della Polizia Locale (051/266626) per essere indirizzati alle strutture di accoglienza individuate dal Comune. In caso di persone non autosufficienti o impossibilitate ad evacuare autonomamente i locali, occorre segnalarlo alla Polizia Locale, che attiverà i servizi necessari per effettuare gli spostamenti in piena sicurezza. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, sta seguendo l’emergenza da Palazzo D’Accursio in coordinamento con il Coc e il Gabinetto del sindaco. Sono in corso sopralluoghi per valutare eventuali altre criticità.

Disposta, inoltre, la chiusura delle seguenti scuole, oltre alle scuole medie e superiori di tutta la città già comunicate oggi: Casaglia, Villa Teresa (Rizzoli), Beltrame (Rizzoli), Bacchi Gabelli (Bellombra), Ferrari e Pavese (IC 13 Savena), Cremonini Ongaro (IC 19 Bellombra), Avogli (IC 8 dentro alle Carracci), Longhena (IC 19). Domattina prima dell’apertura delle scuole, conclude la nota, i tecnici del Comune effettueranno sopralluoghi per verificare eventuali altre criticità puntuali.

Peggiora la situazione anche a Forlì, dove il sindaco Gian Luca Zattini chiede alla popolazione, “soprattutto quella alluvionata nel maggio 2023″, di trasferirsi ai piani più alti delle proprie abitazioni. È in corso, spiega, “un rapido e inaspettato peggioramento” e se non è possibile salire di piano occorre “evacuare ora“, trovando accoglienza da amici o parenti, oppure al Palazzo di Vetro della Fiera in via Punta di ferro.

Sono 120 le persone evacuate a Budrio, nel Bolognese. Altre otto a Loiano, quattro a Fontanelice, otto a Molinella, sei a Monterenzio, quattro a Imola, otto a Castel Maggiore, sei a Castel San Pietro Terme, una a Medicina. Per un totale di 165 evacuati in provincia. A San Lazzaro di Savena sono “decine” le famiglie interessate dalle ordinanze, ma rifugiate ai piani alti. L’aggiornamento è diffuso dalla Città metropolitana di Bologna le cui squadre di intervento sono impegnate dal pomeriggio “per monitorare lo stato delle strade provinciali a fronte della violenta perturbazione che sta investendo anche l’area metropolitana bolognese“. In funzione anche ditte e in alcune zone di montagna sono operativi anche gli operatori dell’appalto neve, per pulire le strade. Il monitoraggio delle strade continuerà per tutta la notte, fino a cessate esigenze.

Salvataggi col gommone nel Forlivese, soccorso aereo nel Ravennate

Dal tardo pomeriggio sono in corso diversi interventi per soccorsi a persone in difficoltà tra i comuni di Rocca San Casciano, Modigliana e Tredozio, nel Forlivese. A Valmaggiore sono state salvate due persone bloccate da una frana, in piazzale Foro Boario a Rocca San Casciano, due anziani sono stati recuperati dai Vigili del Fuoco con gommoni a seguito dell’allargamento della loro abitazione. In corso altri interventi per persone isolate.

Circa 130 persone, che abitano vicino ai fiumi, sono state sfollate a Brisighella (Ravenna) a causa della piena dei corsi d’acqua. Lo ha detto il sindaco Massimo Pederzoli, in collegamento telefonico con ‘Chi l’ha visto?’ su Rai3. “Abbiamo frane su tutte le strade – ha detto – e preoccupa la situazione dei quattro fiumi che ci sono sul nostro territorio“.

Abbiamo richiesto il soccorso aereo per alcune persone in difficoltà. Sarà una notte lunga e difficile, saremo qui a sostenere i nostri sindaci”. Così il prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa, a Rainews24. “Domani si muove solo chi ha necessità”, ha ribadito. I comuni più in difficoltà in questo momento sono quelli della fascia della Romagna faentina, Casola Valsenio, Faenza, Riolo, Brisighella. “Vedremo i corsi d’acqua nel corso della notte che livello raggiungono”. “Dobbiamo superare questa notte e la mattinata di domani poi le precipitazioni si dovrebbero attenuare. Le persone seguano le indicazioni dei sindaci, non stiano vicine agli argini, salgano ai piani alti”, ha aggiunto il prefetto.

Livelli dei fiumi alti nel Ravennate: “preoccupazione seria”

Piogge violentissime in tutta la collina faentina” stanno determinando “danni molto ingenti, frane, piene molto elevate dei fiumi che hanno già livelli idrometrici altissimi sull’asse della via Emilia“. Il sindaco e Presidente della Provincia di Ravenna, Michele de Pascale, dai social aggiorna sulla situazione meteo e fa appello alla popolazione perché sia “pronta a prendere tutte le misure necessarie”. Quanto ai fiumi “in molti è stata superata l’allerta rossa, quindi è stato superato il livello idrometrico rosso“.

In questo momento, “i livelli idrometrici nel territorio del comune di Ravenna sono ancora molto bassi, non c’è un rischio dei fiumi in questo momento nel comune di Ravenna – precisa – ma abbiamo imparato purtroppo molto bene che le situazioni critiche che si possono verificare sull’asse della via Emilia poi possono generare problemi molto seri anche nelle zone di pianura“. Quindi “è fondamentale che tutto il territorio del comune di Ravenna, soprattutto le zone centro nord della città, che in questo momento sono quelle più a rischio, perché sono quelle interessate dagli effetti del bacino del Lamone, prestino la massima attenzione, stiano in allerta rispetto alle ordinanze e alle informazioni che arrivano dai nostri canali”.

Dal Comitato operativo comunale in residenza municipale, de Pascale assicura che si continua a monitorare la situazione, che c’è “il massimo dell’attenzione e della preoccupazione“, e che siamo tutti collegati con gli altri sindaci al Coc”. La preoccupazione, conclude, è vera, reale e seria, entriamo in una fase di emergenza sicuramente più forte dove tutti dobbiamo prestare la massima attenzione ed essere pronti a prendere le misure necessarie”.

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