“Avremmo evitato di rispondere se il Pd in Aula e lei in conferenza stampa non avessero scaricato sul governo le responsabilità che sono tutte in capo alla Regione“. Galeazzo Bignami (Fratelli d’Italia), vice-ministro alle Infrastrutture, intervistato da Affaritaliani.it, risponde all’accusa di sciacallaggio da parte del governo lanciata dalla presidente reggente dell’Emilia Romagna Irene Priolo per l’alluvione di questi giorni e di queste ore. “Al commissario Figliuolo – prosegue – il governo ha dato 2,8 miliardi di euro e solo per la sicurezza idraulica, cioè fiumi ed argini, alla sola regione Emilia Romagna sono andati 230 milioni. Abbiamo fatto due ordinanze: la sei e la quindici che permettevano alla regione di intervenire con urgenza, per intenderci trovare la prima ditta e intervenire. Della sei sono stati assegnati 94 milioni di euro e spesi 49, poi abbiamo fatto una seconda ordinanza, la quindici, assegnati 34 milioni e spesi zero. Io rispondo con i numeri“.
“Abbiamo poi fatto un’altra ordinaria per la procedura urgente riconoscendo altri 103 milioni e la regione ha speso zero euro. Il presidente Meloni, il ministro Musumeci e il sottoscritto nel 2023 hanno chiesto più volte, io con tanto di pec, alla regione quale fosse lo stato del reticolo idrografico (fiumi, argini, frane etc…) prima dell’alluvione e non hanno mai risposto. Forse – sottolinea Bignami – perché qualche sindaco aveva segnalato i problemi alla regione che non era intervenuta già prima dell’alluvione. Bastavano allora 10 mila euro, dopo l’alluvione ne sono serviti dieci volte tanti: 1,5“.
“Un esempio? Il fiume Idice ha rotto gli argini nel 2019, poi nel maggio del 2023 e ora di nuovo più a valle. Ogni volta interventi tampone senza una manutenzione completa. Il reticolo idrografico dell’Emilia Romagna – fiumi canali, torrenti, fossi, etc… – è stato abbandonato dalla regione. I motivi di questo disastro di oggi vanno chiesti a Bonaccini, Schlein (che era vicepresidente della regione con delega al patto per il clima e la transizione ecologica) e anche a De Pascale (sindaco di Ravenna, presidente nazionale della associazione delle province, candidato del Centrosinistra alla presidenza della Regione Emilia-Romagna) che ha ricevuto 40 milioni dal governo e pure lui ha speso zero. Questi sono i danni dell’ambientalismo radical chic, come se la natura potesse governarsi da sola. Una follia dare la colpa al governo, chi guida l’Emilia Romagna si assuma responsabilità e colpe del disastro a cui stiamo assistendo invece che scaricare barile“, conclude Bignami.
“Il governo attacca perché ci sono le elezioni a breve e stanno indietro. E’ totalmente sbagliato fare una cosa del genere, perché quando c’è un’emergenza tutto il Paese deve stringersi attorno alla zona interessata e dare una risposta a tutti i livelli istituzionali. Ho visto le dichiarazioni e credo siano profondamente sbagliate, dimostrano che c’è una difficoltà ad interpretare un ruolo istituzionale” ha detto invece il leader di Azione (o meglio, quello che rimane di Azione), Carlo Calenda, a Otto e mezzo su La7.
Dopo l’alluvione del maggio 2023, mai registrata nella storia per quantità d’acqua caduta, “come tutti sanno il governo decise di non ascoltare il territorio e di accentrare nelle proprie mani la ricostruzione: ma con quale faccia gli esponenti dello stesso governo e dello stesso partito scaricano oggi le responsabilità sugli amministratori locali?“. Lo scrive sui social l’ex presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, europarlamentare del Pd. “Dopo aver promesso il 100 per cento il rimborso dei danni a cittadini, famiglie e imprese, i quali hanno ricevuto invece nulla. O dopo aver ricevuto dall’Unione Europea un miliardo e duecento milioni di euro da Pnrr, per la ricostruzione pubblica, che ai nostri sindaci non sono mai arrivati?“, prosegue. “L’intento è chiaro: accendere polemiche in chiave elettorale per le prossime regionali, così come fecero in previsione delle elezioni amministrative ed europee dello scorso giugno. Un grazie immenso a tutti coloro che si stanno prodigando a soccorrere e assistere le comunità colpite. Forza Emilia-Romagna, ti risolleverai anche questa volta“, conclude Bonaccini.
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