Alluvione Romagna, il ministro Musumeci: “paghiamo case costruite sugli alvei dei fiumi, che c’entra ricostruzione post 2023?”

Alluvione Romagna, le parole del ministro Musumeci: "che c'entra il compito del commissario Figliuolo sulla ricostruzione post 2023 con la prevenzione che spetta alla Regione?"
MeteoWeb

Sciacallaggio politico da parte mia? E’ una polemica politica sostenuta e alimentata a due mesi da voto regionale. Vorrei capire di cosa sono accusato. Mi hanno parlato di prevenzione e ho detto che su questo la Regione Emilia-Romagna in 10 anni ha avuto dai governi nazionali circa 600 milioni di euro. Come sono stati spesi non lo sappiamo, vorremmo saperlo e forse vorrebbero saperlo i cittadini“. Lo ha detto il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, intervistato a Weekend Agorà su Rai 3. “Ho sentito parlare del commissario Figliuolo in relazione all’alluvione di questi giorni” in Emilia Romagna. Ma “non c’entra assolutamente niente. È stato nominato per la scorsa alluvione. Figliuolo è un militare, non è di destra nè di sinistra. Per Ischia abbiamo nominato Legnini, che non è di centrodestra. Quindi non è una polemica legata all’appartenenza politica“, ha sottolineato poi il ministro.

L’obbligatorietà” della polizza assicurativa contro i rischi naturali “è un’iniziativa non mia ma del governo, votata dal Parlamento: si tratta di una norma già inserita nella Legge di Bilancio 2024. E riguarda le imprese, escluse le aziende agricole. Ho proposto che questo processo non può non riguardare i privati e le famiglie, gradualmente: nessuno ha parlato di obbligo. Può essere una scelta assolutamente volontaria” ha aggiunto il ministro Musumeci durante l’intervista di Weekend Agorà su Rai 3. “Se decido di sottoscrivere una polizza lo Stato mi viene incontro perchè mi paga la parte rimanente che la compagnia assicuratrice non mi paga. Se non voglio mettere in sicurezza la mia casa, sono liberissimo di non sottoscrivere l’assicurazione – ha spiegato -. Noi immaginiamo un partnenariato pubblico-privato con le compagnie, che a loro volta vanno caute perché la loro esposizione è particolarmente alta e quindi bisogna trovare la giusta soluzione“. Musumeci ha precisato che “Giorgetti, insieme a Urso, stanno esaminando il decreto attuativo sulla legge già vigente sulle imprese. Superato questo aspetto, si passerà a valutare come intervenire a favore dei privati: si tratta di mettere in garanzia gli immobili dei privati“. “Lo Stato ogni anno tira fuori tra i 3,5 e i 6 miliardi, anche per ricostruire case a due metri dall’alveo di un fiume“, ha concluso.

Alluvione in Romagna, il ministro Musumeci: “non confondiamo attività ordinaria con quella straordinaria”

Quando parliamo di prevenzione “facciamo attenzione a non confondere attività straordinaria e ordinaria“, ha puntualizzato in un’intervista a “Il Resto del Carlino” il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci. “Mettere in sicurezza un territorio dagli eventi legati al dissesto idrogeologico o alle frane significa lavorare per 10-15 anni su una programmazione attenta e dettagliata. Compito, questo, delle Regioni, usando anche risorse dello Stato“, ha aggiunto parlando dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna e le Marche. “E significa pure coordinare la pianificazione urbanistica con quella di protezione civile. Cosa mai fatta in Italia, malgrado previsto per legge. Altrimenti non ci sarebbero migliaia e migliaia di edifici realizzati a due passi dai fiumi, o fiumi tombati per costruirvi sopra strade, piazze o case. Questa è l’attività ordinaria. Altra cosa – ha concluso – è quella straordinaria, svolta dal commissario per la ricostruzione dei luoghi colpiti dall’alluvione 2023“.

Alluvioni e maltempo, il ministro Musumeci: “finito il tempo dei soldi dello Stato per tutti”

La polizza assicurativa per gli immobili può essere una soluzione? “Sì. Il governo ha già imboccato questa strada: la legge di Bilancio 2024 prevede la assicurazione obbligatoria per le imprese e i contribuenti che usufruiscono del Sisma-bonus. Sarà un processo graduale, ma il tempo in cui lo Stato aveva soldi per tutti e per sempre è finito. Ogni cittadino, in base alle proprie possibilità, dovrà contribuire a mettere al sicuro i propri beni da rischi naturali sempre più incombenti“. Così al Qn il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci. “Siamo arrivati impreparati all’appuntamento con il cambiamento climatico, che ha esasperato una condizione di fragilità e vulnerabilità gia nota del territorio nazionale. Così come da sempre si susseguono le alluvioni. E continueranno ad esserci“, osserva.

Non possiamo certo evitarle, ma ridurne gli effetti sì – aggiunge – Purtroppo, noi italiani non siamo un popolo propenso alla prevenzione. Quando parliamo di prevenzione facciamo attenzione a non confondere attività straordinaria e ordinaria. Mettere in sicurezza un territorio dagli eventi legati al dissesto idrogeologico o alle frane significa lavorare per 10-15 anni su una programmazione attenta e dettagliata. Compito, questo, delle Regioni, usando anche risorse dello Stato“. “Altra cosa è l’attività straordinaria, svolta dal commissario – rileva -. Cosa c’entra Figliuolo con la alluvione di questi giorni? Il commissario ha il compito di ricostruire quello che nel maggio 2023 è stato distrutto. E ci vorrà qualche anno per farlo. Se una cassa di espansione a monte di un fiume non esisteva prima dell’alluvione non è compito del commissario realizzarla. E’ un’opera che rientra nella prevenzione ordinaria affidata alla Regione“.

Il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci
Il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci / foto ANSA
Condividi