Amazzonia in fiamme: il Brasile avvolto in una coltre di fumo

Gli incendi che flagellano il polmone verde del Pianeta non si attenuano e costringono le autorità a chiudere le scuole
MeteoWeb

Gli incendi che interessano la Foresta Amazzonica non si placano costringendo le autorità Brasiliane a decretare la chiusura di tutte le scuole pubbliche di Rio Branco al fine di tutelare la salute di circa 22mila studenti dagli effetti delle fiamme.

La qualità dell’aria nella popolosa città brasiliana è resa irrespirabile a causa della coltre di fumo che la avvolge, la classificazione della piattaforma IQ Air, nel pomeriggio di martedì indicava un indice superiore a 700 µg/m3 (microgrammi per metro cubo) di particolato a Rio Branco, rispetto al livello raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità di 15 µg/m3.

Il provvedimento di chiusura è ad ora sancito fino a venerdì sperando in un evoluzione positiva della situazione che possa riportare i valori della qualità dell’aria entro limiti più tollerabili.

Incendi e piogge

Il numero di incendi che hanno interessato la foresta Amazzonica lo scorso mese di agosto ha toccato il numero massimo dal 2010, tale dato può essere coerentemente messo il relazione con le scarse precipitazioni che hanno interessato la foresta pluviale amazzonica durante la stagione passata rendendola più vulnerabile agli incendi.

La scarsità e la tardività delle precipitazioni è stata favorita dal macro fenomeno climatico El Niño.

El Niño, come favorisce gli incendi

El Niño è un evento climatico ciclico che provoca, con cadenza periodica media di 5 anni circa, un forte e rapido riscaldamento della acque superficiali dell’Oceano Pacifico Centro-Meridionale e Orientale.

Tale riscaldamento incide in maniera importante sul clima mondiale provocando inondazioni nelle aree direttamente interessate, ma anche siccità nelle zone più lontane rendendole più soggette agli incendi.

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