BepiColombo e il rischioso sorvolo di Mercurio: nuove immagini mozzafiato

Se tutto procederà come previsto, BepiColombo entrerà in orbita attorno a Mercurio nel novembre 2026
foto bepicolombo mercurio (2)
MeteoWeb

Il 4 settembre la sonda BepiColombo ha effettuato un rischioso sorvolo ravvicinato di Mercurio, regalando alla comunità scientifica nuove e spettacolari immagini del pianeta più interno del nostro Sistema Solare. Questa missione, frutto della collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Agenzia Spaziale Giapponese (JAXA), ha come obiettivo l’inserimento in orbita di 2 satelliti attorno a Mercurio entro il 2026, con l’intento di svelarne i segreti ancora sconosciuti.

Un sorvolo rischioso

Il flyby rappresentava una tappa fondamentale per la missione, ma non senza difficoltà. Ad aprile, infatti, BepiColombo aveva riscontrato problemi ai propulsori, obbligando il team di controllo a rivedere i piani per il successivo sorvolo ravvicinato. Come spiega Frank Budnik, a capo del team di dinamica di volo della missione, la decisione di avvicinare ulteriormente la sonda è stata “piuttosto ardua“. Tuttavia, la manovra si è rivelata un successo, permettendo a BepiColombo di passare a soli 165 km dalla superficie di Mercurio, una distanza inferiore ai 200 km previsti come limite di sicurezza.

Il sorvolo è avvenuto sul lato notturno del pianeta, scelta fatta per minimizzare i rischi termici. Come sottolinea Budnik, “gestire le elevate temperature è uno dei principali ostacoli per una missione su Mercurio“. La sonda ha quindi potuto sfruttare l’assist gravitazionale del pianeta per continuare la sua lenta traiettoria verso l’orbita definitiva.

BepiColombo, immagini e nuove scoperte

Durante il sorvolo, BepiColombo ha scattato alcune immagini spettacolari di Mercurio utilizzando 3 telecamere di monitoraggio, non progettate specificamente per l’osservazione del pianeta, ma principalmente per controllare lo stato della sonda. Le immagini rivelano dettagli affascinanti del terminatore, la linea che separa il giorno dalla notte su Mercurio, mostrando crateri e rilievi in modo sorprendentemente dettagliato.

Tra i crateri fotografati, ne spicca uno di recente denominazione in onore dell’artista neozelandese Margaret Olrog Stoddart, accanto al più noto cratere intitolato al pittore francese Henri Matisse. Un’altra immagine cattura la bellezza del cratere Vivaldi, dedicato al celebre compositore italiano.

Un assaggio di ciò che verrà

Nonostante l’entusiasmo per queste prime immagini, il team scientifico sottolinea che si tratta solo di un assaggio delle scoperte future. Le telecamere principali della sonda, progettate appositamente per studiare Mercurio in dettaglio, verranno attivate solo nel 2027, quando avrà inizio la fase scientifica della missione. Tuttavia, i sorvoli programmati nei prossimi mesi rappresentano un’importante occasione per testare gli strumenti a bordo della sonda e prepararsi al momento cruciale dell’entrata in orbita.

Jack Wright, ricercatore dell’ESA e coordinatore del team di imaging, ha descritto Mercurio come un “mondo di estremi e contraddizioni“, definendolo scherzosamente “il bambino problematico del Sistema Solare“. Le informazioni raccolte durante questi sorvoli preliminari, sia in termini di immagini che di dati scientifici, rappresentano una preziosa anteprima delle indagini più approfondite che BepiColombo condurrà una volta in orbita.

Missione BepiColombo, verso il 2026

Se tutto procederà come previsto, BepiColombo entrerà in orbita attorno a Mercurio nel novembre 2026. La missione promette di rispondere a molte delle domande ancora aperte sul pianeta, uno dei meno esplorati del Sistema Solare interno. Solo altre 2 missioni hanno raggiunto Mercurio in passato, rendendo ogni nuova scoperta particolarmente preziosa per la comprensione di questo mondo affascinante e misterioso.

Condividi