Bianca Balti e il tumore alle ovaie: dettagli della diagnosi e le prospettive terapeutiche

La diagnosi precoce del cancro alle ovaie è cruciale per migliorare le prospettive di trattamento
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Bianca Balti, nota modella e volto iconico di Dolce & Gabbana, ha annunciato di essere affetta da un cancro alle ovaie. Attraverso un post su Instagram, Balti ha condiviso la sua diagnosi e il suo piano di lotta contro la malattia, affrontandola con determinazione e ottimismo. “Ho un lungo viaggio davanti a me, ma so che sconfiggerò questa cosa,” ha scritto la 40enne modella, che ha rivelato di aver scoperto il cancro al terzo stadio dopo una visita al pronto soccorso domenica scorsa.

La doppia mastectomia preventiva

E’ stata una settimana piena di paura, dolore e lacrime, ma soprattutto amore, speranza, risate e forza,” ha aggiunto, invitando i suoi follower a guardare le sue foto come prova della sua resilienza. “Per me, per i miei cari (le mie ragazze in cima alla lista) e per tutti voi che avete bisogno di forza, potete prenderne un po’ a prestito da me. Capita nella vita; finora il cancro mi ha dato la possibilità di trovare la bellezza attraverso gli ostacoli che la vita ti mette davanti.”

Due anni fa, Bianca Balti aveva già affrontato un’altra battaglia quando si era sottoposta a una doppia mastectomia preventiva dopo aver scoperto di avere la mutazione genetica Brca1. “Perché non posso permettermi di ammalarmi io che porto, sola, la responsabilità economica di tutte sulle spalle. Perché vorrei che le mie bambine – aveva scritto all’epoca – trovassero in me la forza di agire se un giorno anche loro venissero diagnosticate. Perché amo troppo la vita per non fare il possibile per preservarla.” Bianca Balti ha due figlie: Matilde, con l’ex marito Christian Lucidi, e Mia, con il marito Matthew McRae.

Cos’è il cancro alle ovaie?

Il cancro alle ovaie è un tumore che si sviluppa nelle ovaie, le due ghiandole situate su entrambi i lati dell’utero. Le ovaie sono responsabili della produzione di ovuli e degli ormoni estrogeni e progesterone, che regolano il ciclo mestruale e influenzano la fertilità. Il cancro può iniziare nelle cellule che rivestono le ovaie, conosciute come cellule epiteliali, o in altre parti dell’ovaio come i follicoli ovarici. Esistono diversi tipi di cancro alle ovaie, tra cui:

  • Carcinoma epiteliale dell’ovaio: Il tipo più comune, originato dalle cellule che rivestono la superficie esterna delle ovaie.
  • Tumori germinali: Originano dalle cellule che producono ovuli.
  • Tumori stromali: Derivano dalle cellule che producono ormoni e supportano la struttura delle ovaie.

Cause e fattori di rischio del tumore alle ovaie

Le cause esatte del cancro alle ovaie non sono completamente comprese, ma diversi fattori possono aumentare il rischio di sviluppare questa malattia:

  • Genetica: Alcuni geni ereditari, come BRCA1 e BRCA2, sono associati a un aumentato rischio di cancro alle ovaie. Le donne con una storia familiare di cancro alle ovaie o al seno possono essere a maggior rischio.
  • Età: Il rischio aumenta con l’età, con la maggior parte dei casi diagnosticati in donne di età superiore ai 50 anni.
  • Storia riproduttiva: Le donne che non hanno avuto figli o che hanno avuto una gravidanza tardiva possono avere un rischio maggiore.
  • Menopausa: Le donne in menopausa o post-menopausa possono essere più suscettibili.
  • Fattori ormonali: L’uso prolungato di terapie ormonali o il trattamento con estrogeni senza progesterone possono influenzare il rischio.

Sintomi del tumore alle ovaie

Il cancro alle ovaie può essere difficile da diagnosticare precocemente perché i sintomi spesso non sono specifici e possono essere confusi con altre condizioni. Tuttavia, alcuni sintomi comuni includono:

  • Dolore addominale o pelvico: Sensazione di dolore o gonfiore nella zona pelvica.
  • Disturbi gastrointestinali: Gonfiore, nausea, o cambiamenti nelle abitudini intestinali come diarrea o stitichezza.
  • Difficoltà a mangiare: Sensazione di sazietà precoce o perdita di appetito.
  • Urinare frequentemente: Aumento della necessità di urinare o difficoltà a farlo.

Diagnosi del tumore alle ovaie

La diagnosi precoce del cancro alle ovaie è cruciale per migliorare le prospettive di trattamento. I test e le procedure utilizzati per diagnosticare il cancro alle ovaie includono:

  • Esame pelvico: Un medico può esaminare la pelvi per rilevare eventuali anomalie.
  • Ecografia transvaginale: Utilizza onde sonore per creare immagini dettagliate delle ovaie e rilevare eventuali masse o anomalie.
  • Tomografia computerizzata (TC) o risonanza magnetica (RM): Forniscono immagini dettagliate degli organi interni per valutare l’estensione del cancro.
  • Esami del sangue: Test come il CA-125 possono misurare i livelli di marcatori tumorali nel sangue, sebbene non siano specifici per il cancro alle ovaie.

Trattamento del tumore alle ovaie

Il trattamento del cancro alle ovaie dipende dallo stadio e dal tipo di cancro, nonché dalla salute generale del paziente. Le opzioni di trattamento principali includono:

  • Chirurgia: La rimozione chirurgica delle ovaie (ooforectomia) e talvolta dell’utero e dei tessuti circostanti può essere necessaria per eliminare il tumore.
  • Chemioterapia: Farmaci utilizzati per uccidere le cellule tumorali e prevenire la crescita di nuove cellule tumorali. Spesso somministrata dopo la chirurgia per eliminare eventuali cellule residue.
  • Radioterapia: Utilizza radiazioni ad alta energia per distruggere le cellule tumorali. Non è comunemente usata per il cancro alle ovaie ma può essere un’opzione in alcuni casi.
  • Terapie mirate: Farmaci che mirano a specifiche caratteristiche delle cellule tumorali per bloccare la loro crescita.

Prevenire il tumore alle ovaie

Non esiste una prevenzione assoluta per il cancro alle ovaie, ma alcuni approcci possono ridurre il rischio:

  • Monitoraggio regolare: Per le donne ad alto rischio, come quelle con mutazioni genetiche, il monitoraggio regolare e le decisioni chirurgiche preventive possono essere consigliati.
  • Contraccezione orale: L’uso prolungato di contraccettivi orali può ridurre il rischio di cancro alle ovaie.
  • Stile di vita sano: Mantenere un peso sano, seguire una dieta equilibrata e fare esercizio fisico regolarmente può contribuire alla salute generale.

Il trattamento del tumore alle ovaie di Bianca Balti

Giovanni Scambia, direttore scientifico della Fondazione Policlinico Agostino Gemelli Irccs, ha commentato il caso di Bianca Balti, recentemente rivelato su Instagram. “Per il tumore all’ovaio da cui è affetta Bianca Balti ci sono ottime possibilità di trattamento con alte probabilità di successo. Ciò grazie anche al fatto che oltre alla chirurgia abbiamo a disposizione farmaci molto attivi in questi casi. Si tratta di farmaci chemioterapici e farmaci di mantenimento di tipo pap-inibitori.

Scambia ha spiegato che, nonostante la diagnosi di tumore alle ovaie al terzo stadio e la presenza della mutazione del gene Brca, le prospettive di trattamento sono promettenti. “Balti è affetta da tumore all’ovaio al terzo stadio ed ha una mutazione del gene Brca. Questa – spiega Scambia a margine del congresso della Società europea di oncologia medica (Esmo) – è una situazione che si presta a due considerazioni: innanzitutto va sottolineato che oggi siamo in grado di curare molto meglio questo tipo di tumore e in molti casi otteniamo la guarigione delle pazienti. Balti fa bene dunque ad essere ottimista in merito alla sua condizione clinica.

Inoltre, Scambia ha rimarcato l’importanza della prevenzione, evidenziando che in caso di mutazione del gene Brca, è cruciale l’attuazione di interventi preventivi come l’ovarectomia profilattica. “E’ fondamentale, e in caso di mutazione del gene Brca va attuata la chirurgia preventiva profilattica, che consiste appunto nell’ovarectomia profilattica, ovvero l’asportazione delle ovaie.” Scambia ha anche sottolineato l’importanza di identificare le pazienti con mutazioni genetiche attraverso controlli adeguati, spesso basati sulla familiarità con tumori al seno o alle ovaie. “A fronte di tale condizione, è bene rivolgersi agli ambulatori ospedalieri specifici.”

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