Il presidente Brasiliano Lula è volato in Amazzonia per prendere coscienza di persona del crescente allarme dovuto alla siccità e agli incendi che stanno colpendo la regione della foresta pluviale e altre parti del Brasile.
Parlando durante una visita a una comunità vicino la città di Tefé, il presidente brasiliano ha detto che l’Amazzonia è colpita da una delle peggiori siccità della storia. Ha detto di essere partito per osservare da vicino “cosa sta succedendo a questi fiumi possenti” che in alcuni punti ora assomigliano a deserti.
Lula ha espresso preoccupazione anche per gli incendi che stanno distruggendo l’Amazzonia il polmone verde del pianeta. “Mi sembra che le cose stiano peggiorando, anno dopo anno dopo anno“, ha detto Lula mentre visitava le comunità colpite nello stato di Amazonas, dove tutti i 62 comuni hanno dichiarato lo stato di emergenza.
Il governo brasiliano ha annunciato l’inizio dei lavori di dragaggio del Rio delle Amazzoni e di altri fiumi e la fornitura di depuratori d’acqua. A Manaus, la capitale dello Stato di Amazonas, Lula ha annunciato la creazione di una “authority per il clima” responsabile della gestione dei “rischi climatici estremi“, una promessa fatta in campagna elettorale prima del suo terzo mandato (2023-2026). “Dobbiamo concentrarci sull’adattamento“, perché “questi eventi diventeranno più frequenti e più intensi“, ha osservato il ministro dell’Ambiente Marina Silva, che lo ha accompagnato.