Brasile: siccità storica e aria irrespirabile a San Paolo

L'intensificarsi della siccità e l'aumento delle temperature hanno avuto come conseguenza un record di incendi
MeteoWeb

Il Brasile sta vivendo una delle più gravi crisi di siccità della sua storia recente, con quasi un quarto delle sue città, circa 1.400, colpite da condizioni climatiche estremamente difficili. Questa situazione, descritta come “estremi o gravi” dal Centro nazionale per il monitoraggio e l’allarme dei disastri naturali (Cemaden), evidenzia una crisi che sta avendo un impatto devastante su gran parte del paese.

La drammatica situazione della siccità in Brasile

Il report del Cemaden, che fa riferimento al ministero di Scienza, Tecnologia, Innovazione e Comunicazione, sottolinea che il clima particolarmente secco ha accelerato la diffusione degli incendi nei biomi cruciali come l’Amazzonia, il Pantanal e il Cerrado. Giovanni Dolif, ricercatore del Cemaden, ha commentato che “noi brasiliani abbiamo registrato un caldo superiore alla media mondiale“. In effetti, durante l’inverno di quest’anno, i mesi di giugno, luglio e agosto hanno visto temperature a San Paolo superiori di due gradi rispetto alla media storica.

L’intensificarsi della siccità e l’aumento delle temperature hanno avuto come conseguenza un record di incendi. Secondo l’Istituto nazionale per la ricerca spaziale (Inpe), sono stati registrati 156.023 incendi tra il 1 gennaio e il 7 settembre 2024, il numero più alto dal 2010. Il fumo di questi incendi, che interessa principalmente l’Amazzonia e il Pantanal, è trasportato dai venti e si accumula sulle principali città brasiliane.

A San Paolo, la megalopoli più grande del paese, i residenti segnalano da ieri “un’aria irrespirabile” a causa del fumo persistente. Questa situazione rappresenta un ulteriore colpo per una città già alle prese con le difficoltà ambientali e climatiche provocate dalla crisi in corso.

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