Al cinema con il MUSE. Il Museo delle Scienze di Trento si trasforma per quattro mercoledì d’autunno (2 e 23 ottobre, 13 novembre e 4 dicembre alle 18) in un cineforum per affrontare i temi più caldi dell’attualità. “Ciak: scienza!”, questo il titolo della nuova rassegna filmica, propone proiezioni di docu-film e dibattiti su intelligenza artificiale, coesistenza in natura, Antropocene e scienze cognitive. Tutte le serate saranno accompagnate dagli interventi di esperte ed esperti di vari settori (cinema, arte e divulgazione scientifica). Il programma è nato dalla collaborazione con alcuni dei principali festival e realtà cinematografiche del panorama locale e nazionale: Trieste Science+Fiction Festival, Trento Film Festival, Festival CinemaZero, Harpo Lab e Cinemambiente Torino.
Per quattro pomeriggi, con inizio proiezioni alle 18, il museo si anima con alcuni dei migliori documentari dedicati alla crisi climatica attuale, alle sfide delle terre alte, alle lotte ambientaliste, ma anche agli scenari immaginati dalla fantascienza e dalle ultime frontiere delle scienze cognitive.
Si parte mercoledì 2 ottobre con “Mars Express”, di Jérémie Périn (Francia, 2023 | 88’), film di animazione premiato al Trieste Science+Fiction Festival 2023. La proiezione è connessa ai temi affrontati nel nuovo allestimento “Odissea nel futuro”, visitabile fino al 10 novembre nello spazio di MUSE Agorà.
Ecco la trama: in un prossimo futuro, la detective privata Aline Ruby e l’androide suo partner vengono assoldati da un ricco uomo d’affari per rintracciare un noto hacker. Scendono così nei bassifondi della capitale del pianeta Marte, dove scoprono un losco giro di allevamenti di cervelli e di corruzione. Una ragazza scomparsa sembra nascondere un segreto sui robot che minaccia di cambiare il volto dell’universo. Unendo animazione 2D e 3D, questo elegante, intelligente e futuristico film noir è un’avventura cinematografica carica di adrenalina, impreziosita da umorismo e sequenze di azione mozzafiato.
A seguire, intervento di Christian Lavarian e Robert Burli, esperti di astronomia MUSE, e Massimiliano Maltoni del Trieste Science+Fiction Festival.
Gli altri appuntamenti della rassegna
23 ottobre 2024
Death of a Mountain
di Nuno Escudeiro | Portogallo, Francia | 2023 | 37′
Death of A Mountain è una testimonianza della frontiera montana franco-italiana. Ci affidiamo alle parole di una donna che ci parla della sua montagna, del suo legame con questo territorio, che ora rischia di scomparire. La donna si sofferma sui ricordi dell’infanzia per sfuggire al presente, a una guerra che dilaga sulla sua montagna e alla quale invece è costretta a partecipare. Si sente tradita dall’idea che le montagne vivano per sempre. Ciononostante, combatte. Dove vanno le montagne se le lasciamo morire?
20 ans, c’est quelques jours
di Sylvain Dufayard | Belgio | 2022 | 8’12”
Gli habituè di un bar immaginano un futuro estremamente incerto. Alcuni di loro, tuttavia, sembrano essere terribilmente bravi a prevedere quello che accadrà.
A seguire, intervento di Carlo Maiolini, mediatore culturale MUSE.
13 novembre 2024
Stati di Coscienza
a cura Pino Donghi | Italia | 2024 | 60’
Una raccolta di interviste con alcuni trai i più importanti esperti internazionali di scienze cognitive (Stanislas Dehaene, Eva Jablonka, Marcello Massimini, Anil Seth, Mark Solms).
Una produzione MUSE in collaborazione con Pino Donghi comunication per riflettere sul tema della coscienza.
A seguire, confronto con il regista Pino Donghi.
4 dicembre 2024
Battle for Laikipia
di Daphne Matziaraki e Peter Murimi | Stati Uniti-Grecia | 2023 | 94’
Da secoli, la vasta contea di Laikipia in Kenya costituisce una delle maggiori aree di pascolo per le popolazioni indigene. Oggi, in questo territorio tra i più ricchi di biodiversità, è presente anche una massiccia comunità di allevatori bianchi, eredi di quei coloni britannici rimasti dopo l’indipendenza del Paese avvenuta nel 1963. Nell’esplorare l’identità del luogo, il film, girato durante la prolungata siccità che ha colpito di recente tutto il Corno d’Africa, racconta di un presente complesso, fra le tracce di una storia coloniale ancora irrisolta, la conservazione dell’ambiente naturale e gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici. In un conflitto a spirale, reso cruento dalla progressiva scarsità di risorse, il paradiso di Laikipia si trasforma in un campo di battaglia per la sopravvivenza, drammatica premonizione delle grandi sfide che l’umanità intera deve affrontare.
A seguire, intervento di Elisabetta Filosi, zoologa MUSE.