Sergio Mattarella parteciperà al 17° simposio del Cotec domani a Las Palmas de Gran Canaria, ma l’emergenza climatica è al centro del suo pensiero. Il presidente della Repubblica ha espresso il proprio “cordoglio” e la “profonda tristezza” per gli incendi che hanno devastato il Portogallo centrale e settentrionale, scrivendo al suo omologo portoghese Marcelo Rebelo de Sousa. A causa della gravità della situazione, Rebelo de Sousa non potrà essere presente all’incontro con Mattarella e il re di Spagna, Felipe VI.
Il maltempo in Italia
Anche l’Italia è colpita da un’ondata di maltempo, in particolare l’Emilia Romagna, dove le recenti alluvioni hanno causato gravi disagi. Mattarella segue con attenzione l’evoluzione della situazione e ha contattato la presidente facente funzioni Irene Priolo “per chiedere notizie ed esprimere vicinanza in questo momento di difficoltà“, ringraziando chi sta prestando soccorso alla popolazione colpita.
La crisi climatica, afferma Mattarella, rappresenta una delle sfide più importanti del nostro tempo. “È una battaglia che l’Europa deve combattere unita“, ha ribadito il presidente italiano al collega portoghese, sottolineando che la questione sarà affrontata anche alla prossima riunione del Gruppo di Arraiolos, prevista a Cracovia il 10 e 11 ottobre.
Mattarella al Cotec
Il simposio del Cotec, invece, si concentrerà sulla sovranità tecnologica, un tema cruciale che include settori strategici come l’energia, l’intelligenza artificiale, la transizione digitale e la sicurezza. L’obiettivo, come spiegato dai capi di Stato, è quello di rafforzare l’indipendenza dell’Unione Europea in ambito tecnologico: “A fronte del continuo avanzamento tecnologico, che acquisisce sempre più rilevanza praticamente in tutti gli aspetti della vita, la sovranità tecnologica emerge come un elemento essenziale che consente ai paesi di prendere decisioni in modo autonomo, senza dipendere da terzi, sulla base delle proprie capacità e stringendo alleanze con paesi fidati“, si legge nel documento preparatorio.
Il Cotec invita i paesi membri a “riflettere sui propri approcci nazionali per promuovere l’innovazione, proteggere la competitività e le capacità tecnologiche” e sottolinea l’importanza di rafforzare la cooperazione con partner esterni all’UE. Le principali aree di rischio individuate sono: “Catene di approvvigionamento, compresa la sicurezza energetica; sicurezza fisica e informatica delle infrastrutture critiche; sicurezza e fuga di tecnologia; militarizzazione delle dipendenze economiche o coercizione economica“.
Tra gli interventi previsti domani, quello di Josep Borell, Alto rappresentante per la politica estera dell’UE, che affronterà i temi di difesa e sicurezza, oltre ai contributi di Dario Pagani (Eni), Massimo Claudio Comparini (Leonardo) e Nicola Rossi (Enel Group). Le conclusioni del summit saranno affidate, come di consueto, a Mattarella e al re Felipe VI.