Il team di ricerca dell’Istituto di geoscienze e georisorse (Cnr-Igg) del progetto Winter-Cz (Winter Critical Zone dynamics in the High Arctic, fondi PRA INFRA 2021) annuncia l’avvenuta installazione della stazione di monitoraggio che potenzierà l’infrastruttura di ricerca Cnr in Artico. La stazione, composta da due torri che ospitano la sensoristica e l’elettronica, ha lo scopo di misurare i flussi invernali di anidride carbonica che dal suolo risalgono attraverso il manto nevoso.
La stazione sta già attivamente trasmettendo dati: l’installazione è stata completata tra luglio e agosto 2024 in vista della prima campagna di acquisizione dati, che partirà tra autunno e inverno, con l’arrivo delle prime nevicate. La stazione è infatti progettata per essere parzialmente sommersa dalla neve. Una serie di sensori che misurano la concentrazione di anidride carbonica è posizionata a diverse altezze. I flussi di anidride carbonica vengono calcolati dal gradiente di concentrazione nel manto nevoso, tramite la legge di diffusione dei fluidi in mezzi porosi.
Diverse variabili complementari sono raccolte sia in atmosfera che nel suolo. I parametri nel suolo aiuteranno la comprensione dei processi microbiologici nel terreno che portano all’emissione di anidride carbonica durante l’inverno, e che saranno investigati dai ricercatori del dipartimento di Biologia dell’Università di Napoli, partner del progetto. I parametri meteorologici, come la velocità e la direzione del vento raccolte dall’anemometro, permetteranno di interpretare l’andamento delle emissioni attraverso il manto nevoso.
Il progetto mira a colmare la lacuna conoscitiva sui flussi di anidride carbonica invernale in Artico. Il periodo estivo, quando la tundra prevalentemente assorbe anidride carbonica, è infatti molto più studiato rispetto al periodo non vegetativo coperto dalla neve, quando la tundra è invece una sorgente debole ma continua di carbonio. Per avere un quadro più completo del budget dei flussi di CO2 e del ciclo del carbonio nell’ambiente artico, è quindi necessario integrare le infrastrutture di misura esistenti con misure continue durante il periodo innevato.
I dati, acquisiti in modo continuativo, entreranno a far parte del nuovo Osservatorio CNR dei flussi di carbonio a a Ny Ålesund, un nuovo database ad accesso aperto che segue i principi FAIR. Saranno accessibili tramite all’archivio di IADC (Italian Arctic Data Centre) e tramite il Virtual Research Environment della Zona Critica del progetto PNRR “ITINERIS”.