Decarbonizzazione, il ruolo chiave delle grandi città italiane

Per raggiungere gli obiettivi sulle emissioni stabiliti dall'Unione Europea le città italiane giocheranno un ruolo chiave solo se sostenute da opportuni investimenti
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Le Grandi città italiane grazie alla loro densità e all’efficienza intrinseca giocheranno un ruolo centrale nel progetto di decarbonizzazione europeo è quanto evidenzia uno studio di Teha Group, in collaborazione con A2A e ASviS, il quale sottolinea inoltre che le aree urbane sono già efficienti in ambiti come edifici, servizi e mobilità.

Tuttavia, per sostenere il processo di decarbonizzazione e raggiungere gli obiettivi stabiliti dall’Unione Europea è necessario un investimento di circa 10 miliardi di euro all’anno, per un totale di 270 miliardi entro il 2050. Questi investimenti consentirebbero non solo di migliorare l’efficienza energetica ma anche di innalzare la qualità della vita nelle città italiane riducendo le emissioni urbane di oltre il 50%.

Lo studio ha identificato una serie di leve tecnologiche e di servizio che possono accrescere l’efficienza delle città, migliorando al tempo stesso la sostenibilità urbana e la qualità della vita dei cittadini.            Sono stati inoltre approfonditi i casi di 7 città italiane in cui si stanno implementando progettualità dirette a coniugare e accrescere il benessere dei cittadini e la sostenibilità nei territori (Milano, Brescia, Messina, Bergamo, Varese, Cremona e Cosenza).

Le città hanno assunto un ruolo centrale nello sviluppo sociale ed economico, diventando veri e propri catalizzatori di innovazione e sostenibilità. I dati indicano che, entro il 2050, il processo di urbanizzazione in atto potrebbe portare il 70% della popolazione mondiale a vivere in aree urbane; una percentuale che sale oltre l’80% in Italia e che avrà un conseguente impatto sulle emissioni, in aumento del 18%, e sul consumo energetico. La densità rende però al tempo stesso le città particolarmente efficienti: a livello nazionale, consumano il 29% dell’energia ma producono il 60% del Pil” ha commentato Roberto Tasca, Presidente di A2A. “I sindaci europei indicano come priorità la necessità di coniugare sviluppo e sostenibilità; per farlo è essenziale implementare strategie di decarbonizzazione e investire in nuove tecnologie. Con un tale approccio non solo si potrà contribuire a migliorare la qualità della vita dei cittadini, ma anche stimolare una crescita economica sostenibile rendendo i centri urbani attrattivi e in grado di innalzare la qualità della vita di chi ci vive”.

In conclusione lo Studio evidenzia come le grandi città rappresentino un catalizzatore sociale ed economico fondamentale per lo sviluppo del Paese e che giocheranno un ruolo importantissimo nella sfida per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

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