Essere mentalmente resilienti potrebbe ridurre il rischio di morte del 53%

Come fa la resilienza mentale a influire così profondamente sulle probabilità di sopravvivenza?
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Immagina di essere in grado di affrontare le difficoltà della vita con tale serenità e forza d’animo che non solo riesci a superare ogni sfida con successo, ma potresti anche allungare la tua vita. Non è solo una suggestione o una teoria motivazionale da libro di autoaiuto: un nuovo studio scientifico, pubblicato sulla rivista BMJ Mental Health, afferma che la resilienza mentale potrebbe essere il segreto per una vita più lunga e sana. Secondo la ricerca, gli adulti con un’elevata resilienza mentale vedono ridotto il rischio di morte di un incredibile 53%. Un dato che ha spinto studiosi e esperti a riflettere sulla stretta connessione tra il modo in cui affrontiamo le avversità e il nostro destino biologico.

Cos’è la resilienza mentale?

Per comprendere appieno l’importanza di questi risultati, è utile chiarire cosa si intenda per resilienza mentale. In breve, si tratta della capacità di una persona di far fronte e adattarsi positivamente alle avversità della vita. Non si tratta solo di rimanere calmi nei momenti difficili, ma di avere la forza di perseverare, mantenere il controllo e la fiducia nelle proprie capacità anche quando le cose sembrano andare a rotoli.

Questo concetto, apparentemente astratto, è stato reso concreto dai ricercatori attraverso un rigoroso metodo scientifico. Nello studio, condotto su un campione di oltre 10.500 adulti statunitensi di età pari o superiore ai 50 anni, la resilienza mentale dei partecipanti è stata valutata attraverso un questionario che misurava diversi aspetti del loro atteggiamento mentale: il livello di calma, la determinazione nel perseguire i propri obiettivi, l’autosufficienza e la sensazione che alcune esperienze debbano essere affrontate senza l’aiuto degli altri.

Resilienza e longevità

I dati emersi sono sorprendentemente chiari. I ricercatori hanno seguito questi adulti per un periodo di circa 12 anni, osservando la loro salute e tracciando eventuali decessi. Alla fine del periodo di studio, coloro che presentavano i più alti livelli di resilienza mentale avevano una probabilità di morire inferiore del 53% rispetto a coloro che avevano una resilienza più bassa.

Ma la domanda che ci poniamo tutti è: perché? Come fa la resilienza mentale a influire così profondamente sulle probabilità di sopravvivenza? La risposta potrebbe trovarsi in come la nostra mente interagisce con il corpo. Gli autori dello studio, provenienti dalla Sun Yat-sen University in Cina e dal Karolinska Institutet in Svezia, spiegano che la resilienza mentale è un processo dinamico, influenzato da vari fattori, tra cui il sesso, gli ormoni e i geni che regolano la nostra risposta allo stress. Tuttavia, ci sono anche elementi ambientali e psicologici che giocano un ruolo significativo. Avere uno scopo nella vita, provare emozioni positive e poter contare su un solido supporto sociale sono tutti fattori che contribuiscono a rafforzare la nostra resilienza.

Stress ed emozioni positive

Uno degli aspetti più affascinanti dello studio è l’idea che la resilienza mentale possa funzionare in modo simile alla guarigione fisica. Quando il corpo è sottoposto a stress o malattie, come infezioni o traumi, è essenziale che abbia le risorse per riprendersi e rigenerarsi. Allo stesso modo, una mente resiliente sembra essere in grado di attutire i colpi psicologici, permettendo all’individuo di non soccombere agli effetti negativi dello stress. Ciò non significa che chi è resiliente non senta il dolore o non sia toccato dalle difficoltà, ma piuttosto che ha sviluppato una sorta di “scudo” mentale che gli permette di affrontare meglio le avversità.

In effetti, i ricercatori sostengono che attivare emozioni positive può amplificare gli effetti protettivi della resilienza psicologica. Il pensiero positivo, la gratitudine, la gioia nelle piccole cose, l’ottimismo: tutte queste emozioni contribuiscono a costruire una base solida su cui la resilienza può prosperare. Ed è proprio questo il punto centrale della questione: essere resilienti non significa semplicemente sopportare in silenzio o nascondere le proprie emozioni, ma piuttosto trovare il modo di navigare tra le tempeste della vita con una mentalità che permette di crescere e adattarsi.

Resilienza e stile di vita

Se questo studio ci dà buone notizie, è anche vero che non ci fornisce una soluzione facile o definitiva. Non basta adottare una mentalità positiva per garantirsi una vita lunga e sana. Fattori esterni, come le malattie fisiche e le condizioni di vita, continuano a influenzare in modo significativo le nostre possibilità di longevità.

Lo studio ha mostrato, ad esempio, che la presenza di malattie gravi come cancro, diabete o problemi cardiovascolari può attenuare il legame tra resilienza mentale e riduzione del rischio di morte. Infatti, quando questi fattori sono stati presi in considerazione, la riduzione del rischio di morte per gli anziani resilienti è scesa dal 53% al 38%. Tuttavia, anche con questa riduzione, il miglioramento rimane notevole e significativo. La resilienza, quindi, non è una panacea per tutti i mali, ma può offrire un importante vantaggio in termini di longevità, specialmente se combinata con uno stile di vita sano.

Verso una vita lunga e resiliente

Questo studio ci offre una lezione preziosa: mentre molte delle sfide della vita potrebbero non essere sotto il nostro controllo, il modo in cui scegliamo di affrontarle può fare la differenza. Allenare la nostra mente a essere più resiliente, a trovare il positivo anche nelle situazioni difficili, può non solo migliorare la qualità della nostra vita, ma anche prolungarla.

La resilienza mentale, quindi, non dovrebbe essere vista solo come una strategia per sopravvivere ai momenti difficili, ma come una componente essenziale per vivere una vita più lunga e sana. Il che solleva una domanda importante per ciascuno di noi: cosa stiamo facendo oggi per coltivare la nostra resilienza e migliorare la nostra capacità di affrontare le avversità del domani?

Con un mondo sempre più complesso e pieno di sfide, investire nella propria salute mentale potrebbe rivelarsi la scelta più importante di tutte. La resilienza, lungi dall’essere una qualità immutabile, può essere sviluppata e migliorata attraverso il supporto sociale, la ricerca di scopi significativi nella vita e l’adozione di un approccio più positivo di fronte alle difficoltà. Forse, alla fine, il vero segreto per una vita lunga non risiede tanto in ciò che ci accade, quanto in come scegliamo di rispondere a ciò che la vita ci riserva.

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