Forte tempesta geomagnetica domani, CME in arrivo

La nuova macchia solare AR3825 ha generato una potente esplosione
MeteoWeb

Un’espulsione di massa coronale (CME) scagliata nello Spazio da un brillamento solare sfiorerà la Terra il 16 settembre, secondo un modello della NASA. Lo Space Weather Prediction Center della NOAA prevede una forte tempesta geomagnetica classe G3 quando arriverà la nube di plasma solare.

Il brillamento solare e la tempesta geomagnetica in arrivo

La nuova macchia solare AR3825 ha generato un’esplosione ieri, 14 settembre, producendo un intensissimo brillamento solare di classe X4.5.

Le radiazioni del flare hanno ionizzato la parte superiore dell’atmosfera terrestre, provocando un profondo blackout radio a onde corte sul Sud America e sull’Oceano Atlantico centrale,” ha riportato il sito specializzato SpaceWeather.com. “Gli operatori radioamatoriali e i marittimi potrebbero aver notato una perdita di segnale a frequenze inferiori a 30 MHz per ben 30 minuti dopo il picco del flare (1529 UTC)“.

È stata questa esplosione a lanciare la CME nello Spazio con una componente diretta verso la Terra. Per tale motivo sono possibili forti tempeste geomagnetiche classe G3 quando la CME sfiorerà la Terra il 16 settembre.

Allerta SWPC NOAA

Cos’è un brillamento solare (flare)

Un brillamento solare è un’intensa esplosione sulla superficie del Sole, causata da improvvisi rilasci di energia magnetica. Questi eventi generano radiazioni elettromagnetiche, come raggi X e luce visibile, oltre a espulsioni di massa coronale (CME). La classificazione dei brillamenti solari avviene in base alla loro intensità, misurata in termini di energia rilasciata. Le classi vanno da A (meno energetico) a X (più potente), con numeri che indicano il grado all’interno di ciascuna classe. Ad esempio, un’esplosione di classe X è significativamente più potente di una di classe M o C.

Cos’è un’espulsione di massa coronale (CME)

Un’espulsione di massa coronale (CME) è un’espulsione di plasma ionizzato dalla corona solare, la regione esterna del Sole. Questi eventi sono causati da disturbi nei campi magnetici solari, che possono riconfigurarsi repentinamente, liberando grandi quantità di plasma e campi magnetici nello spazio interplanetario. Una CME può coinvolgere miliardi di tonnellate di materiale solare che viaggia a velocità fino a diverse centinaia di km al secondo.

Le CME possono essere innescate da brillamenti solari o dall’instabilità dei campi magnetici solari. Quando raggiungono la Terra, possono causare varie conseguenze, come interferenze nelle comunicazioni, blackout radio, danni ai satelliti, e creare spettacolari aurore polari. Inoltre, possono causare tempeste geomagnetiche, che possono danneggiare le reti elettriche e causare interruzioni di corrente su vasta scala.

Cos’è una tempesta geomagnetica

Una tempesta geomagnetica è un disturbo nel campo magnetico terrestre causato dall’impatto del plasma solare sulla magnetosfera della Terra. Questo fenomeno è provocato da forti esplosioni solari o da flussi di vento solare ad alta velocità. Durante una tempesta geomagnetica, le particelle cariche interagiscono con la magnetosfera terrestre, causando variazioni nei campi magnetici. Queste variazioni possono influenzare le comunicazioni satellitari, le reti elettriche e le attività di navigazione, oltre a innescare spettacolari aurore polari. Le tempeste geomagnetiche sono classificate in base all’intensità, dalla classe G1 alla classe G5.

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