Il 2 settembre 1882 a Philadelphia, avvenne un evento che avrebbe cambiato per sempre il modo in cui osserviamo e comprendiamo i fenomeni naturali. Il fotografo William Nicholson Jennings riuscì per la prima volta a realizzare la foto di un fulmine, realizzando un’immagine storica che rappresentò una svolta sia nella scienza meteorologica che nella fotografia.
Jennings, appassionato di meteorologia, era determinato a immortalare il fenomeno sfuggente del fulmine, un obiettivo considerato quasi impossibile a causa della rapidità con cui si manifesta. Utilizzando una tecnica innovativa per l’epoca, Jennings preparò la sua macchina fotografica con un’esposizione prolungata, attendendo pazientemente il momento giusto. Quella notte di settembre, il cielo di Philadelphia fu squarciato da un lampo, e Jennings riuscì a catturare l’immagine, dimostrando che la forma del fulmine non era lineare, come molti credevano, ma a zigzag.
Questa fotografia non solo contribuì a una migliore comprensione scientifica dei fulmini, ma aprì anche nuove possibilità per la fotografia, dimostrando che la tecnologia poteva essere utilizzata per studiare e documentare fenomeni naturali complessi. Jennings divenne un pioniere, ispirando generazioni di scienziati e fotografi a esplorare e documentare il mondo naturale con mezzi sempre più avanzati.