G7 Agricoltura, a Siracusa l’ANBI chiede la revisione delle politiche europee sull’acqua

G7 Agricoltura, a Siracusa l'ANBI alza la voce sull'Europa: "evitare la contrapposizione tra agricoltura e ambiente"
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In Europa vanno riscritte le regole di gestione e conservazione dell’acqua alla luce della nuova condizione climatica e dell’estremizzazione degli eventi atmosferici, che ormai accomunano i Paesi del Vecchio Continente: l’agricoltura deve tornare ad essere centrale nelle politiche ambientali. Se le politiche comunitarie sono state e rischiano di continuare ad essere penalizzanti per la fondamentale funzione della gestione idrica nella stessa esistenza del nostro territorio, non è colpa dell’Unione Europea ma nostra, che non frequentiamo adeguatamente quelle Istituzioni”: ad affermarlo è Francesco Vincenzi, Presidente di E.U.W.M.A. (European Union of Water Management Associations) e di ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue), organizzatrice del convegno “L’Italia e la gestione dell’acqua nel Mediterraneo: innovazioni e scelte politiche sostenibili” nell’ambito di “Divinazione Expo” in occasione del G7 Agricoltura a Siracusa.

Per questo – prosegue Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI– ci siamo impegnati per organizzare nel 2026 in Italia il Forum Euromediterraneo sulle Risorse Idriche; centrale sarà il ruolo di Roma, accompagnato da una serie di eventi lungo la Penisola, di cui l’isola di Ortigia si candida ad essere uno dei luoghi deputati. Il nostro obbiettivo è di affermare la funzione ecosistemica di pratiche irrigue, ottimizzate attraverso la ricerca: dall’utilizzo di acque reflue certificate alla ricarica delle falde anche attraverso la realizzazione di nuovi invasi per lo stoccaggio idrico.”

Determinante per il futuro dell’agricoltura – aggiunge Vincenzi – è il tema del trasferimento dell’innovazione in campo, accompagnata dalle necessarie infrastrutture idrauliche, la cui realizzazione va programmata e finanziata dal Nord al Sud del Paese. In Italia i Consorzi di bonifica ed irrigazione stanno realizzando interventi per oltre 4 miliardi di euro; bisogna però accelerare i tempi delle scelte politiche per prevenire e non solo gestire le emergenze. Va ammodernato lo Stato e nessuno deve sentirsene escluso”.

Al convegno ANBI sono intervenuti Nicola Dell’Acqua, Commissario straordinario per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica; Andrea Rocchi, Presidente CREA- Consiglio Ricerca in agricoltura ed analisi Economia Agraria; Attilio Toscano, Professore Ordinario idraulica agraria  e sistemazioni idraulico-forestali – Vice-Direttore Distal Università Bologna; Edy Bandiera, Vice-Sindaco Comune Siracusa; Gaetano Galvagno, Presidente Assemblea Regionale Siciliana; Salvatore Barbagallo, Assessore Agricoltura Regione Sicilia. Questi ultimi, in particolare, hanno fornito ampie rassicurazioni sul processo di riforma dei Consorzi di bonifica dell’Isola e sul loro ritorno ad una gestione democratica, secondo i principi fondanti di autogoverno e sussidiarietà, dopo oltre 30 anni di gestioni commissariali.

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