Un modello Italia per promuovere lo sviluppo dell’agricoltura africana da offrire ai Sette grandi della terra, in contrapposizione alle mosse di Russia e Cina sul continente. O meglio, un Piano Mattei come strategia per tutti i Paesi che vogliono guardare all’Africa. E’ questo l’ambizioso obiettivo che ha spinto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a organizzare giovedì prossimo, in apertura del G7 di Siracusa, un Forum dedicato all’Africa: “Abbiamo lavorato – racconta il ministro al ‘Sole 24 Ore’ – per portare il nostro modello di sviluppo per la sicurezza alimentare, che prevede un confronto alla pari tra i Paesi, quelli africani, che sono ricchi di risorse dal punto di vista delle terre e dei giovani, e quelli come noi che sono ricchi di tecnologie, capacità innovative e formazione. L’Africa oggi ha il 65 per cento di tutte le terre arabili mondiali e la sua popolazione ha un’età media di 25 anni“.
“Metteremo sul piatto risorse economiche – aggiunge – , e chiederemo di fare altrettanto agli altri Paesi del G7, per garantire all’Africa l’accesso alle sementi“. Dei dieci Paesi africani invitati al Forum, molti coincidono con quelli indicati dal Piano Mattei che il governo italiano ha lanciato a gennaio: “Nel Piano Mattei abbiamo individuato tre Paesi africani come oggetto dei primi interventi di carattere strategico: sono Algeria, Kenya e Etiopia, e saranno presenti a Siracusa. Ma l’Italia sta già investendo su tutti i Paesi che abbiamo invitato al Forum: lo fa o attraverso la cooperazione internazionale, o attraverso grandi soggetti privati, che sviluppano progetti compatibili con il quadro del Piano Mattei“. Quanto agli obiettivi dell’Italia in Africa: “Sono pragmatici. Vogliamo contribuire a rimuovere le ragioni per cui alcune persone lasciano il loro Paese in cerca di condizioni migliori, e questo lo si fa con la crescita e con la valorizzazione della produzione locale. Detto questo, c’è un altro vantaggio: l’arricchimento di questi luoghi ci permetterà in futuro di esportare i nostri prodotti, che oggi per loro hanno un costo inaccessibile“, conclude Lollobrigida.