Gli spazi verdi possono “salvarci” dal cambiamento climatico?

"Attualmente, le persone che muoiono a causa del cambiamento climatico si trovano spesso nelle baraccopoli delle città del Sud del mondo, come le zone più calde dell'India"
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Mentre il cambiamento climatico continua a trasformare radicalmente il nostro pianeta, le città, in particolare quelle nel Sud del mondo, stanno affrontando sfide senza precedenti. Con l’aumento delle temperature globali, le aree urbane si stanno trasformando in veri e propri “crogioli” di calore, dove il cemento e l’asfalto contribuiscono significativamente a peggiorare la situazione. In questo contesto, gli spazi verdi urbani stanno emergendo come un’ancora di salvezza essenziale, specialmente in quelle regioni del mondo già colpite duramente dalle conseguenze del riscaldamento globale.

Il caldo estremo del Sud del mondo

L’aumento delle temperature è particolarmente devastante nelle città del Sud del mondo. Qui, l’urbanizzazione rapida, combinata con infrastrutture inadeguate e una drammatica mancanza di vegetazione, ha creato un ambiente in cui le condizioni di vita sono diventate insopportabili per milioni di persone. Un recente studio ha messo in evidenza che queste città possiedono solo il 70% della capacità di raffreddamento rispetto alle loro controparti nel Nord del mondo, rendendole significativamente più vulnerabili agli effetti dello stress da calore.

Il fenomeno dell’isola di calore urbana, dove le temperature nelle città sono notevolmente più elevate rispetto alle aree rurali circostanti a causa della densa costruzione e della limitata presenza di vegetazione, aggrava ulteriormente questa situazione. In molte città del Sud del mondo, la combinazione di alti livelli di calore e umidità porta a un’escalation di malattie legate al caldo, creando una crisi di salute pubblica che colpisce in modo sproporzionato le comunità a basso reddito.

Contrastare il cambiamento climatico

Nonostante la gravità della situazione, l’introduzione di spazi verdi urbani offre una soluzione promettente per mitigare gli effetti delle alte temperature. Un gruppo di ricerca internazionale, che comprende esperti delle università di Nanchino, Exeter, Aarhus e dello Stato della Carolina del Nord, ha scoperto che esiste un “vasto potenziale” per migliorare il raffreddamento urbano nel Sud del mondo e ridurre le disuguaglianze climatiche.

Il professor Tim Lenton, del Global Systems Institute dell’Università di Exeter, sottolinea l’efficacia del verde urbano come strumento per combattere gli effetti mortali del caldo estremo. “Attualmente, le persone che muoiono a causa del cambiamento climatico si trovano spesso nelle baraccopoli delle città del Sud del mondo, come le zone più calde dell’India. La nostra analisi suggerisce che gli spazi verdi possono raffreddare la temperatura superficiale in una città media di circa 3°C durante le stagioni calde, una differenza vitale durante il caldo estremo.”

Il raffreddamento degli spazi verdi urbani

L’efficacia degli spazi verdi urbani nel raffreddamento delle città è attribuibile principalmente a due processi naturali: l’ombreggiatura e la traspirazione. Quest’ultima è il processo attraverso il quale l’acqua evaporata dalle piante contribuisce a raffreddare l’ambiente circostante. Questo effetto di raffreddamento è particolarmente evidente nelle foreste urbane, dove l’evaporazione dell’acqua dalle foglie e la creazione di ombra possono ridurre significativamente la temperatura ambientale.

Utilizzando i dati satellitari delle 500 più grandi città del mondo, lo studio ha valutato la “capacità di raffreddamento” di queste aree urbane, ossia il grado in cui gli spazi verdi urbani possono ridurre le temperature superficiali. Le città con la maggiore capacità di raffreddamento si trovano tutte negli Stati Uniti, con Charlotte e Raleigh-Durham nella Carolina del Nord che guidano la classifica. Molte città statunitensi beneficiano di una bassa densità di popolazione, che consente di avere ampi spazi verdi e, di conseguenza, un significativo effetto di raffreddamento.

D’altro canto, città come Mogadiscio in Somalia, Sana’a nello Yemen e Rosario in Argentina sono risultate avere la più bassa capacità di raffreddamento. Queste aree urbane, spesso caratterizzate da una densità abitativa elevata e da una grave mancanza di spazi verdi, sono particolarmente vulnerabili agli effetti devastanti del cambiamento climatico.

I benefici del raffreddamento del Sud del mondo

Il Sud del mondo, che comprende Africa, America Latina e gran parte dell’Asia, è la regione del pianeta dove il rischio di esposizione al caldo estremo è più alto. Uno studio precedente ha avvertito che, se le politiche climatiche esistenti non verranno modificate, oltre un quinto della popolazione mondiale potrebbe essere esposto a temperature pericolosamente elevate entro il 2100. Le aree più vulnerabili sono quelle dell’India e della Nigeria, dove la popolazione continua a crescere a ritmi sostenuti senza un adeguato sviluppo delle infrastrutture verdi.

Secondo il professor Chi Xu dell’Università di Nanchino, le differenze nella capacità di raffreddamento tra le città del Nord e del Sud del mondo sono dovute principalmente alla quantità di vegetazione e alla gestione degli spazi verdi. “Le differenze sono dovute principalmente alla quantità di vegetazione, ma anche l’efficienza del raffreddamento è migliore nel Nord del mondo, probabilmente a causa della gestione degli spazi verdi e delle diverse specie arboree“, afferma il professore.

Speranze per il futuro

Nonostante le evidenti disparità, esistono ancora speranze per il futuro. “La buona notizia è che questa soluzione al raffreddamento basata sulla natura può essere notevolmente migliorata in tutto il Sud del mondo, contribuendo ad affrontare il futuro stress da calore per miliardi di persone“, sostiene il professor Jens-Christian Svenning.

Il professor Rob Dunn della NC State sottolinea l’importanza di agire subito per creare un ambiente urbano più verde. “Non sarà facile rinverdire le città. Può essere costoso a breve termine. Tuttavia, sarà la chiave per rendere le città vivibili nell’immediato futuro. Altrettanto fondamentale sarà lavorare per prevenire la perdita di spazio verde in quelle città che ne hanno, o almeno che ne hanno un po’“, spiega.

I cambiamenti potrebbero includere la creazione di spazi verdi a livello del suolo, giardini verticali e pensili, e persino foreste urbane. Questi interventi, se implementati su larga scala, potrebbero proteggere milioni di persone dagli effetti devastanti del caldo estremo, migliorando al contempo la qualità della vita nelle aree urbane.

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